CO-PROGRAMMAZIONE E CO-PROGETTAZIONE NELLE CASE DI COMUNITÀ

Ha partecipato per noi Lorella Carolis che ci ha gentilmente fornito un resoconto dell'evento: 

IL Decreto Ministeriale 77/2022 (regolamento recante la definizione di “modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”) identifica la Casa della Comunità (CdC) come “il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, socio-sanitaria, ad ampio raggio, e il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento”. Oltre a ciò, è stato ribadito il ruolo cruciale della partecipazione della Comunità, attraverso le sue forme associative e di Terzo settore alle proposte di legge atte al miglioramento di questa forma assistenziale di base ; la CdC deve rappresentare il luogo della partecipazione dove i cittadini e le associazioni di tutela dei pazienti contribuiscono alla programmazione dei servizi e delle attività e sono chiamati a valutare i risultati ottenuti; su tale percorso è in stesura un documento che rappresenta allora una raccolta di idee e raccomandazioni emerse dall’ascolto di coloro che sono chiamati a vivere le CdC, ovvero utenti, associazioni, operatori e/o manager dei servizi sanitari, sociosanitari e socioassistenziali, amministratori, lo scopo è superare il concetto di casa della salute per attribuire un più ampio margine di servizi e un pieno impegno da parte del cittadino a ottenere la risposta alle proprie esigenze.
In corso la stesura di un documento programmatico su proposte e programmi.