• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Prof. Francesco Porpiglia

Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO)

Prof. Francesco Porpiglia

prof 2900 20200612111953La prima tappa che ci vede impegnati nella ripresa del nostro progetto “Uro H Angels”, dopo la lunga pausa del Covid, è Torino. Una veloce tappa al Mauriziano per un caffè con l'amico Massimo Di Maio, per riprendere quanto lasciato in sospeso nei primi mesi del 2020, e poi di corsa all’appuntamento all'ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano per impostare un nuovo rapporto di collaborazione.

Con me c'è Laura Magenta e Daniela Girardo, la delegata di Palinuro per il Piemonte.

Raggiungiamo l’ospedale dopo un breve percorso nella campagna limitrofa alla periferia torinese. La struttura non è modernissima ed è di medie dimensioni, ma sicuramente attrezzata per la cura delle grandi patologie e include un modernissimo polo universitario.

Al nostro arrivo siamo accolti dal dottor Matteo Manfredi che ci introduce nello studio del professor Francesco Porpiglia, il primario del reparto urologia.

L'obiettivo iniziale sarebbe fare una presentazione della nostra associazione, ma dopo le prime battute ci rendiamo conto di essere già conosciuti e l’incontro si trasforma così in una casuale e involontaria intervista al nostro gentile ospite; insomma, una presentazione al contrario.

Il Prof. Porpiglia, che ci è noto per la sua abilità nella chirurgia, soprattutto con la tecnica robotica, oggi invece ci sorprende parlando di conservazione della vescica sviscerandoci dati concreti dei risultati ottenuti dal “San Luigi” a partire da fine 2019 su 62 pazienti affetti da tumore non muscolo invasivo della vescica di alto grado con o senza presenza di CIS e non responsivi o intolleranti al BCG. La termo terapia, o più precisamente chemioterapia ipertermica intravescicale (HIVEC) con sistema Combat BRS permette di effettuare il trattamento mediante l’utilizzo di Mitomicina C riscaldata. Tale terapia da dato risultati sorprendenti sul 70% delle persone trattate, che sono risultate libere da malattia in assenza di recidive o progressione a più di 13 mesi di follow up.

Al San Luigi sono anche pronti ad avviare un protocollo per la terapia Trimodale (combinazione di piccola chirurgia e resezioni endoscopiche, chemioterapia e radioterapia). Il “team” multidisciplinare funziona!

Anche sul piano della diagnosi non invasiva l’ospedale visitato oggi offre servizi innovativi e comunque all'avanguardia. Qui è oramai in uso da tempo il FISH test (Fluorescent In Situ Hybridization, ibridazione in situ non radioattiva), consiste nel ricercare nell’urina le quattro più frequenti mutazioni cromosomiche tipiche del cancro vescicale, rese visibili al microscopio da marcatori fluorescenti ancora prima che si formi il tumore. La tecnica permette di scoprire, nelle urine e sulle mucose delle vie urinarie, le tracce di una neoplasia o delle sue recidive). Anche questo viene utilizzato su pazienti con tumore non muscolo invasivo che vengono anche esaminati con la risonanza magnetica vescicale multiparametrica al fine di ottenere una più dettagliata stadiazione del tumore alla prima diagnosi.

Naturalmente apprezziamo molto questa grande attenzione al miglioramento della qualità del percorso clinico e alle aspettative del paziente. Certo, il ritardo delle diagnosi causato dal Covid è importante anche al “San Luigi” che nel 2020 ne ha visto un calo di circa il 20% rispetto all'anno precedente, in linea con la media nazionale. Inoltre, purtroppo le liste d'attesa ancora oggi sono molto lunghe, anche per i pazienti che devono essere operati di cistectomia radicale.  A questo proposito non possiamo che rimanere piacevolmente sorpresi dai tempi di esecuzione di questa chirurgia da parte del professor Porpiglia: circa tre ore per una derivazione Bricker/Sacchetto e quattro ore per una neovescica.

Ad Orbassano sembra che tutto sia perfettamente efficiente, compreso il servizio di oncologia dedicata (uro-oncologia) e di riabilitazione post-operatoria.

Francesco Porpiglia è inoltre il responsabile dell'Ufficio Scientifico di SIU (Società Italiana di Urologia) al cui interno è responsabile del Comitato Scientifico e Coordinatore del Comitato sulle linee guida.

Dal momento che siamo alle porte del 94° Congresso di questa importante società scientifica (Riccione - 16 / 19 ottobre) il Prof. Porpiglia ci anticipa anche l'importanza che in questa edizione intendono dare al paziente il cui coinvolgimento è addirittura inserito al settimo punto degli obiettivi all'ordine del giorno. Per confermarmelo il professore mi mostra il suo smartphone con il decalogo degli obiettivi. Da anni il “Sistema” sta in effetti ripensando ad un ruolo più attivo del paziente e forti sono le pressioni da parte della politica verso la comunità medico scientifica perché agisca in tal senso, in primis nell’ambito stesso della stesura delle Linee Guida come da anni viene già fatto nei paesi di cultura anglosassone, dove regna il pragmatismo (vedi NICE The National Institute for Health and Care Excellence). L’obiettivo SIU è quello di creare un ufficio dedicato alle relazioni con i pazienti e le sue Associazioni.

Noi non possiamo che rallegrarcene. Tuttavia, non posso esimermi dal fare presente la brutta ed indimenticabile esperienza che vissi nell'ottobre 2017 a Napoli, dove venni invitato proprio in quel Congresso a presentare l’impegno di PaLiNUro. Quando venni introdotto dal conduttore buona parte della platea si alzò ed uscì dalla sala.  Certo era l'ora di pranzo. Fu comunque un gesto poco rispettoso non nei confronti del sottoscritto ma di quello che rappresentavo in quel momento: appunto il paziente.

Porpiglia mi incalza subito: “I tempi sono molto cambiati! ... ”. Bene, allora non mi resta che ripropormi per la prossima occasione, così potremo rendercene conto nella realtà.

Intanto il tempo che c'è stato dedicato è veramente troppo, abbiamo chiacchierato così tanto che non è rimasto tempo per fare la visita nei reparti. Peccato!

Riconoscenti ci congediamo dal professore. Concluderemo i dettagli operativi della nostra collaborazione con il dottor Manfredi.


Associazione PaLiNUro

c/o Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Via G. Venezian 1 -  20133 Milano

Codice fiscale - 97684280155

IBAN: IT76S0569601620000015013X96 

Segreteria

info@associazionepalinuro.com
cell. 3509084589
palinuro@pec.associazionepalinuro.com

Edoardo Fiorini - Presidente

efiorini@associazionepalinuro.com
cell. 380 7990320

Laura Magenta - Assistente alla Presidenza

lmagenta@associazionepalinuro.com
cell. 3509084589

Attenzione!!!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. 
Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, PaLiNUro declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.

© 2024 Associazione Palinuro - Iscritta al n° 554 del Registro Provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale | PEC: palinuro@pec.associazionepalinuro.com | Credits

Menu