Malgrado dobbiamo lottare con una patologia che è già impegnativa per conto suo, siamo il bersaglio ideale di gente poco scrupolosa con i nostri click sulle loro pagine Internet fa i soldi, vendendoci delle panzane e alimentando le nostre ansie e il nostro stress.
Cosa credete abbia pensato quando mi sono visto recuperare questo link sul mio WhatsApp?...
Una fake!...e, giuro, non mi sono minimamente preoccupato per la notizia ma invece mi sono preoccupato tanto per la creduloneria della persona che, probabilmente in balia del panico me l’aveva inoltrata.
Lo sapete che l’obiettivo più ambito dai predatori di Internet, oltre ai bambini (genitori di) sono i malati oncologici. Questi “schifosi” speculano sulle persone più deboli per avere una manciata di click in più e, per ogni click, qualche soldo in più che gli viene riconosciuto dal dottor Google.
Stiamo assistendo alla cosiddetta disinformazione on-line a livello globale, un fenomeno subdolo e dalle diverse e complesse implicazioni, che fa leva sul senso di angoscia, talvolta di disperazione dei pazienti, sfruttando l’affannata ricerca di speranza.
È vero, è triste che a tutti i problemi che già ha una persona ammalata di cancro si debba aggiungere la preoccupazione e lo stress causato da queste persone senza scrupoli.
E si che un anno fa, proprio da questa newsletter, vi avevo messo in guardia: “SALUTE IN INTERNET: UN DECALOGO PER NON CORRERE RISCHI”. https://www.associazionepalinuro.com/2-non-categorizzato/133-salute-in-internet-un-decalogo-per-non-correre-rischi.html
Oggi però desidero tornare sull’argomento per cercare di fare un punto definitivo che vi permetta di discriminare facilmente una “fake” da una notizia vera.
Intanto andiamo alla definizione di fake news: “Notizie volutamente fuorvianti costruite per aumentare le visite al sito, informazioni non in buona fede e con indicazioni errate, o che intendono vendere attività del tutto prive di fondamento scientifico”.
Dopo il decalogo di Cipomo, desidero oggi trasferirvi i 7 consigli per i lettori di tutto il mondo redatti da International Fact-Checking Network diffusi in Italia da “Intermedia” la Società che si occupa di comunicazione per conto di AIOM, la nota Società Scientifica nota per la redazione delle Linee Guida:
- Verifica sempre le fonti che stanno dietro un articolo/testo/teoria
- Leggi un articolo non limitandoti al titolo
- Controlla l'autore di quella notizia
- Se hai dubbi fai ulteriori ricerche online
- Controlla che i numeri citati siano corretti
- Esci dalla bolla informativa che ti è congeniale leggendo anche opinioni diverse dalla tua
- Chiedi il parere di esperti in quella determinata materia
In modo particolare andando a verificare le fonti del messaggio ricevuto dalla mia “PaLiNUra” il 17 settembre u.s. vedo che cliccando su Google il sito “essere informati” il primo risultato che trovo è che è in "the black list". la lista nera dei siti bufala. In modo più particolare è un sito definito “clickbait”,
i cui gestori sono aggregatori di notizie, copia incollatori, senza alcuna verifica dei fatti con titoli accattivanti per attrarre il lettore.
Però consolatevi. Non siete i soli ad avere abboccato: Più di 9 milioni di italiani sono stati vittima di fake news nel campo della salute. E 4 italiani su 5 non sanno riconoscere una fakenews.
Proprio per evitare il perpetrarsi di questa situazione Fondazione AIOM (e AIOM), il 26 marzo 2018, hanno realizzato il portale «Tumore, ma è vero che?» dedicato a combattere le fake news in oncologia e a promuovere la prevenzione primaria, la diagnosi precoce e le nuove terapie innovative. In questa iniziativa è attivo un Comitato scientifico composto da un gruppo di oncologi è a disposizione per rispondere alle numerose richieste di chiarimenti che arrivano tutti i giorni dai cittadini e che confermano l’assoluta esigenza di chiarezza.
Dal 26 marzo 2018 ad oggi «Tumore, ma è vero che?» ha individuato:
- 400 bufale
- 175 fake news sulle cure alternative
- 160 sulle cause dei tumori
Proprio in merito a questa fakenews ho scritto personalmente «Tumore, ma è vero che?».
Ecco la risposta che ho ricevuto:
Gentilissimo, grazie per aver visitato il sito e grazie per il commento.
Come ha già potuto notare, abbiamo già provato a commentare il
problema sul nostro sito. Naturalmente il nostro commento può essere
citato, meglio ancora inserendo i link alle pagine:
https://www.tumoremaeveroche.it/cancro-cosa-si-nasconde/e-vero-che-nel-97-dei-casi-la-chemioterapia-non-funziona/
https://www.tumoremaeveroche.it/cancro-cosa-si-nasconde/la-chemioterapia-e-una-pratica-assassina/
https://www.tumoremaeveroche.it/cancro-cosa-si-nasconde/e-vero-che-esiste-una-cura-per-il-cancro-ma-viene-occultata-dalle-case-farmaceutiche/
La prossima volta, prima di abboccare, fatelo voi direttamente!