
Il mondo della cronicità è un’area in progressiva crescita che comporta un notevole impegno di risorse, richiedendo continuità di assistenza per periodi di lunga durata e una forte integrazione dei servizi sanitari con quelli sociali e necessitando di servizi residenziali e territoriali finora non sufficientemente disegnati e sviluppati nel nostro Paese.
Il Piano nazionale della Cronicità (PNC) nasce nel settembre 2016, su iniziativa della Direzione Generale dell’Organizzazione Sanitaria del MINISTERO DELLA SALUTE, dall’esigenza di armonizzare a livello nazionale le attività in questo campo, proponendo un documento, condiviso con le Regioni, che, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, umane e strutturali, individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati sulla unitarietà di approccio, centrato sulla persona ed orientato su una migliore organizzazione dei servizi e una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza. Il fine è quello di contribuire al miglioramento della tutela per le persone affette da malattie croniche, riducendone il peso sull’individuo, sulla sua famiglia e sul contesto sociale, migliorando la qualità di vita, rendendo più efficaci ed efficienti i servizi sanitari in termini di prevenzione e assistenza e assicurando maggiore uniformità ed equità di accesso ai cittadini.
Quali sono i messaggi chiave di questo Piano Nazionale?
Una nuova cultura del sistema dei servizi, dei professionisti e dei pazienti: coinvolgere e responsabilizzare tutte le componenti, dalla persona al macrosistema salute.
Un diverso Modello integrato ospedale/territorio: l'ospedale concepito come uno snodo di alta specializzazione del sistema di cure per la Cronicità, che interagisca con la Specialistica ambulatoriale e con l'Assistenza Primaria,
Le cure domiciliari: mantenere il più possibile la persona malata al suo domicilio e impedire o comunque ridurre il rischio di istituzionalizzazione
Un sistema di cure centrato sulla Persona: il paziente “Persona” (e non più “caso clinico”), a sua volta esperto in quanto portatore del sapere legato alla sua storia di “co-esistenza” con la cronicità.
Una valutazione multidimensionale e di outcome personalizzati: la valutazione orientata sul paziente-persona, sugli esiti raggiungibili e sul sistema sociosanitario
La nostra associazione ritiene necessario rendere il diretto interessato (il malato cronico, appunto) consapevole dei vantaggi che gli possono derivare aderendo a questa importante iniziativa, lo sollecita ad approfondire la materia al fine di confortare le sue scelte di un percorso sistematico che può seguirlo e aiutarlo programmare la cura della sua patologia nel tempo. Non è detto che tutti i Medici di Famiglia abbiano interessa a promuovere o sostenere questa iniziativa, quindi nel nostro piccolo vogliamo dare il nostro contributo mettendo a disposizione il link al PNC nazionale e invitando i malati cronici a rivolgersi alla propria REGIONE per comprendere come partecipare. Purtroppo, non tutte le Regioni italiane hanno recepito formalmente il Piano con propria delibera, come ha fatto per esempio Regione Lombardia, molte Delibere non sono reperibili sul web e ci sono ancora molte, troppe differenze tra le Regioni nei tempi di recepimento (da pochi mesi a quasi 3 anni, in alcuni casi).
Vi invitiamo, in ogni caso, a contattare gli uffici preposti delle singole regioni per ulteriori chiarimenti o a contattarci per qualsiasi necessità o supporto su questo tema.