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Congresso 2020

Terzo Congresso PaLiNUro

RICERCA CLINICA E PATIENT ENGAGEMENT:
DALLA TEORIA ALLA PRATICA IN URO-ONCOLOGIA

Si è finalmente svolto il 14 novembre – rigorosamente “a distanza” - il nostro terzo CONGRESSO RICERCA CLINICA E PATIENT ENGAGEMENT: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IN URO-ONCOLOGIA: questa terza edizione è stata un vero successo sia per la grande partecipazione che per i tanti argomenti trattati da alcuni dei massimi esponenti che si occupano della patologia, e che hanno approfondito i principali aspetti che riguardano i tumori uroteliali, aprendo ad un ampio confronto tra medico e paziente. Questo approccio consente al paziente di diventare più attivo, consapevole e partecipativo nella gestione del processo di cura e di svolgere quindi un ruolo di primaria importanza sia nella gestione del percorso terapeutico e assistenziale che nei processi istituzionali e regolatori. E’ proprio grazie al coinvolgimento attivo che possono essere attuate politiche sanitarie più mirate ed efficaci. L’incontro si è svolto in due stanze virtuali (una dedicata al tumore infiltrante della vescica e l’altra al tumore superficiale), e ha favorito il confronto e la condivisione sul carcinoma uroteliale tra i principali stakeholders coinvolti, ha sensibilizzato l'opinione pubblica e ha indirizzato ad una maggiore attenzione nei riguardi delle problematiche e delle complessità legate ai tumori dell’urotelio, nell'interesse dei pazienti attuali e futuri e più in generale di tutta la società.

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Presentazione Congresso 2020 – Edoardo Fiorini Presidente APS PaLiNuro

WORKSHOP I
TUMORE SUPERFICIALE – NMIBC

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2. La “Sorveglianza attiva” e alternative alla TURB nella malattia superficiale - Dr. R. Hurle

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3. Programma “Bladder-Sparing” nel trattamento conservativo della neoplasia vescicale - Dr. Di Stasi

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4. Malattia refrattaria a BCG: quali alternative oggi per il paziente? - Dr. Matteo Ferro

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5. Instillazioni endovescicali: quali e quanti pazienti ne traggono beneficio? - Prof. M.Maffezzini

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6. Immunoterapia nella malattia BCG refractory: USA vs Europa 1-0, quali evidenze? - Dr. Daniele Raggi

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7. L’ alimentazione nel paziente con malattia superficiale: la terapia integrata - D.ssa Manuela Rigo

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8. Diagnosi precoce e follow-up per il tumore superficiale: oltre la citologia urinaria
Nuovi biomarcatori: criteri, vantaggi, opzioni, costi - D.ssa Barbara Pardini

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9. Diagnosi precoce e follow-up per il tumore superficiale: oltre la citologia urinaria
Il ruolo dell’anatomo patologo nel 2020 - Prof. Rodolfo Montironi – D.ssa Alessia Cimadamore

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WORKSHOP II
TUMORE INFILTRANTE – MIBC

10. Stato dell’arte e prospettive nel trattamento neoadiuvante della malattia muscolo Infiltrante - D.ssa Patrizia Giannatempo

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11. Interazione tra sistema immunitario e tumore - Dr. Roberto Iacovelli

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12. Pianificazione del percorso riabilitativo prima della chirurgia - D.ssa Rossana Rinaldi

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13. Ricostruzione: derivazione esterna o neovescica? - Prof. Luigi Da Pozzo

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14. Urostomia: problemi, prevenzione e soluzioni - D.ssa Rossana Rinaldi

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15. Come funziona una neovescica Addestramento e gestione della neovescica per prevenire le complicanze - Dr. Mattia Rossini

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16. Come funziona una neovescica - Lo studio “Ospedale Magenta – PaLiNUro” - D.ssa Gabriella Mombelli

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17. Cistectomia robotica: prospettiva futura o nuovo standard di trattamento? - Dr. Andrea Gallina

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18. Alimentazione e Integratori per la gestione degli effetti collaterali da terapie oncologiche - D.ssa Manuela Rigo

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19. Preservazione della vescica urinaria (terapia trimodale) – Caso clinico - D.ssa Jereczek Barbara

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20. Funzionalità renale: prevenzione del danno e accorgimenti nel paziente cistectomizzato - D.ssa Laura Cosmai

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21. INPS – Nuove Linee Guida per un’equa assegnazione dell’Invalidità delle persone affette da Tumore della Vescica - Dott. Silvio Vagnarelli – INPS

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22. La parola ai pazienti: la protezione per l’incontinenza. Il “paziente” è soddisfatto di quanto offre il mercato? Il Contributo di PaLiNUro per il miglioramento. Fornitura pannoloni e presidi uguale per tutte le Asl di Italia.

Anna Pongolini – Paziente / Daniela Bardellotto – Paziente
Prof. Roberto Carone – Presidente FIC / Simone Schiatti - ARIA S.p.A.
Rosina Ceccarelli – Presidente AIURO / Elia Bassini - GIS Pavimento Pelvico AIFI 
Modera: Cav. Francesco Diomede – Presidente FINCOPP

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23. Ringraziamenti finali e chiusura dei lavori - Prof. Massimo Maffezzini

Domande e risposte

TUMORE SUPERFICIALE – NMIBC

La “Sorveglianza attiva” e l’impiego delle alternative alla TURB nella malattia superficiale
Dott. Rodolfo Hurle

E’ possibile avere qualche informazione sulla terapia con mitomicina “a caldo” per il tumore superficiale alla vescica? Quali sono i risultati fino ad adesso ottenuti?

Esiste una modalità di trattamento del tumore non muscolo-invasivo della vescica attraverso la chemo-ipertermia che va anche sotto il nome di Synergo. Questa metodica sfrutta le capacità terapeutiche della Mitomicina e il sinergismo che si viene a cerare con il riscaldamento del liquido introdotto in vescica attraverso un catetere particolare dotato di termocupole in punta che permettono il riscaldamento del farmaco. Dopo circa 30 minuti il liquido viene sostituito e questo fa sì che le concentrazioni del farmaco disponibili siano sempre ottimali, e con una miglior distribuzione. Questo tipo di instillazione dura oltre un’ora ed è riservata a pazienti non responsivi al BCG. Chiaramente non è scevra da effetti collaterali che sono superiori quantitativamente e qualitativamente all'instillazione con modalità normale. A seconda delle casistiche si ha una risposta iniziale intorno al 50 % che tende a scendere intorno al 20-25% nell'arco di 2 anni.

A parte Humanitas c’è interesse in altri centri?

“Il porto delle nebbie” / “Il sole a mezzanotte” = Parliamo di instillazioni endovescicali. Quali e quanti sono i Pazienti che ne traggono reale beneficio?

Prof. M. Maffezzini

Ad un paziente di Sicilia, è stata proposta una asportazione della vescica senza ricostruzione con la procedura laparoscopica. E’ un procedimento previsto e quali sono le sue caratteristiche?

Le indicazioni all'intervento sono una scelta complessa da parte del paziente e dell'urologo, per fare un esempio sono colloqui che richiedono 30 o 40 minuti; inoltre, le variabili che si prendono in esame sono complesse e non riducibili ad un messaggio telegrafico per mail.  

Diagnosi precoce e follow-up per il tumore superficiale: oltre la citologia urinaria

Nuovi biomarcatori: criteri, vantaggi, opzioni, costi

D.ssa Barbara Pardini

Esistono progetti di markers molto interessanti ed alcuni con una loro solidità come attendibilità. Perché si continua come protocollo ad usare in maniera diffusa la citologia urinaria che ha un significativo livello di falsi negativi? Quali sono ancora ad oggi i suoi vantaggi?

La citologia urinaria è una tecnica ancora molto utilizzata per svariati motivi. Uno dei principali è la facilità di esecuzione/analisi e il costo molto basso. E` vero che si richiede una certa esperienza nell` analisi delle cellule ma la rapidità del test, il costo molto basso e soprattutto l’alta specificità per le lesioni più gravi la rende ancora una tecnica molto utilizzata. Il numero di falsi negativi è molto alto (si stima intorno al 50% per le lesioni meno gravi) e questo è il problema principale perché si vengono a perdere le lesioni meno gravi.

In presenza anche di altri sintomi e di micro-ematuria, in caso di esame citologico dubbio infatti si raccomanda sempre la visita urologica più invasiva.

La ragione per cui venga ancora fatta è semplice: non ci sono alternative di così facile esecuzione e a così basso costo. I nuovi biomarcatori (alcuni dei quali presentati durante l` intervento) hanno delle buone caratteristiche di specificità e sensibilità, ma spesso non sono di facile esecuzione in un ambulatorio ospedaliero (non sempre ci sono le macchine per l` esecuzione del test o il personale specializzato) e questo rallenta la risposta rapida all` urologo che necessita di un tempo breve per agire. 

L'analisi delle urine tramite Fish oppure Bladder Epicheck è molto precisa e forse potrebbe prendere posto alle "invasive" cistoscopie?

Diagnosi precoce e follow-up per il tumore superficiale: oltre la citologia urinaria

Il ruolo dell’anatomo patologo nel 2020

Prof. Rodolfo Montironi – D.ssa Alessia Cimadamore

Pur essendo ancora molto usato il grading sulla gravità del tumore G1, G2, G3, sembra essere stato sostituito o affiancato da PUNLMP (basso grado) e alto grado. Risulta che la PUNLUMP che corrisponde ad un basso grado è rarissima. In un sito – il maledetto dottor Google- si afferma che questa tendenza deriva dalla tendenza degli anatomo-patologi a non rischiare di sottostadiare anche cellule atipiche quasi nulle. Sicuramente non è così. Qual è il vostro parere? E come si può ovviare ad avere al contrario una valutazione puntuale? Ed ancora per quali ragioni vi è stato Il superamento del grading in tre macrocategorie (anche perché abbiamo visto grazie alla vostra relazione che si possono distinguere ben 5 tipologie di T1 G3)?

Il grading del carcinoma uroteliale si basa sul 2004/2016 grading system dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) che prevede un basso grado ed un alto grado. Il grading system del 1973 prevede 3 gradi, G1, G2, G3. L'update rispetto al grading system del 1973 è stato quello di eliminare la categoria intermedia per aumentare la riproducibilità tra patologi. La PUNLMP è una definita come una neoplasia a basso potenziale di malignità che non ha sufficienti caratteristiche morfologiche per essere definita carcinoma. La presenza di alterazioni architetturali e atipie citologiche non ci permettono di definirla papilloma. 

Le 5 tipologie di T1G3 sono state identificate attraverso il sequenziamento di moltissimi geni e sofisticate analisi di bioinformatica. Ad oggi non esiste un corrispettivo morfologico o immunoistochimico per individuarle nella pratica diagnostica.

TUMORE INFILTRANTE – MIBC

Interazione tra sistema immunitario e tumore

Dott. Roberto Iacovelli

Avendo i globuli bianchi al di sotto del range normale e quindi problematico per le difese immunitarie, esiste una terapia da seguire? Cosa dobbiamo fare e a chi dobbiamo rivolge

Un valore di al di sotto del range non rappresenta di solito un limite all'avvio di una terapia a meno che non via siano altre condizioni cliniche come malattie ematologiche. L'oncologo di certo saprà affrontare tale situazione o le consiglierà una visita ematologica.

Come funziona una neovescica

Addestramento e gestione della neovescica per prevenire le complicanze

Mattia Rossini

Non c'è soluzione alla ritenzione cronica se non i cateterismi?

Si, non abbiamo alternativa se non il catetere a permanenza che però sarebbe da evitare soprattutto se il paziente è autosufficiente. Il cateterismo a intermittenza può essere adatto a qualche paziente.

Sottoponendosi a Bulking Agents esiste il rischio di contrattura uretrale e di conseguenza diventare ipercontinenti?
Tra i criteri obbligatori per il riconoscimento di un centro per il trattamento urologico delle neoplasie vescicale ci dovrebbe essere la presenza o un collegamento con un servizio di urologia funzionale

Lo studio “Ospedale Magenta – PaLiNUro”

Gabriella Mombelli

Se si diventa ipercontinenti si può ovviare poi a questo problema?

La letteratura riporta molti più casi di inefficacia del collagene rispetto all'ipercontinenza, per cui sarei eventualmente più preoccupata dalla mancata risoluzione dell'incontinenza rispetto alla comparsa di ipercontinenza. Detto questo, qualora si verificasse, nulla vieta di fare l'autocateterismo.

Cistectomia robotica: prospettiva futura o nuovo standard di trattamento?

Andrea Gallina

Ci sono studi sul maggior rischio di recidiva con l'operazione di cistectomia robotica?

Sì, proprio grazie allo studio RAZOR è stato preso in considerazione qual è l’impatto e il rischio di avere una possibilità aumentata di recidiva: non c’è al momento nessuna evidenza di un aumento di rischio. Questa obiezione non ha un fondamento scientifico. 

Alimentazione e Integratori per la gestione degli effetti collaterali da terapie oncologiche

Manuela Rigo

Ci sono studi su interazione tra integratori e trattamenti con immunoterapia?

Si, ma occorre dare una risposta precisa al singolo paziente che se desidera può interpellare direttamente la D.ssa Rigo.

Esiste un integratore che può aiutare ad aumentare i globuli bianchi?
E’ opportuno e in che misura inserire in una dieta per pazienti affetti da tumore superficiale alla vescica e soggetti a infiammazione i seguenti alimenti: a) Mandorle, noci, nocciole, semi di girasole, semi di zucca b) Cioccolato (s’intende senza zuccheri e con cacao superiore al 70%) c) Legumi (ceci, lenticchie, fagioli) d) Formaggi pasta fresca o molle e) Yogurt o soia fermentata f) Patate

Preservazione della vescica urinaria (terapia trimodale)

Paziente maschio di 64 anni, con neoplasia muscolo-invasiva (T2) che rifiuta la chirurgia radicale, accetta la terapia trimodale e rimane libero da neoplasia a 5 anni dalla terapia.  

Jereczek Barbara

La cistectomia di salvataggio dopo una radioterapia crea dei problemi tecnici importanti?

La chirurgia è sicuramente più difficile rispetto a una chirurgia primaria. Un trattamento di salvataggio è sempre più difficile rispetto al primo trattamento. Scegliamo bene la prima terapia proprio per evitarne una seconda.

Perché la Trimodale è poco conosciuta o comunque poco/mai proposta da urologi
In quanti centri viene effettuata la trimodale?
Tra i pazienti selezionati occorre tenere in considerazione anche il GRADO di MALIGNITA’?

ASSEMBLEA GENERALE

Funzionalità renale: prevenzione del danno e accorgimenti nel paziente cistectomizzato

Laura Cosmai

Se non viene consigliato dal team oncologico o urologico...consiglia comunque di cercare da solo un nefrologo?

Si, in particolare per tenere sotto controllo il deterioramento del filtrato renale e quindi per ridurre gli episodi di insufficienza renale.

Tra pareri discordanti tra urologi e nefrologi, quanto è utile bere per non affaticare troppo i reni?
Cosa si può fare per mantenere un ph basso? Il paziente con neovescica che valore massimo deve avere?
L’uso di integratori come il Cistoman 100 può essere d’aiuto nella prevenzione di infezioni?

INPS – Nuove Linee Guida per un’equa assegnazione dell’Invalidità delle persone affette da Tumore della Vescica

Silvio Vagnarelli – INPS

La riforma è stata contestata fortemente dalle Associazioni pazienti poiché nonostante tutto rispetto alle attuali percentuali di invalidità era assolutamente peggiorativa. In sintesi, il 100% o l'accompagnamento non era dato quasi a nessuno, neanche ai morti ...

E’ vero che fu contestata perché era meno frequente l’attribuzione del 100%, che oggi invece continuiamo a riconoscere per un periodo abbastanza lungo. La situazione p notevolmente migliorata. Le situazioni gravi vengono sempre riconosciute con l’accompagnamento. Se non avviene c’è un errore valutativo da parte della commissione.

Il Certificato Oncologico in alcune realtà sembra già essere operativo: è la mancanza delle Convenzioni che ne rallentano l’operativà? A chi spetta “la prima mossa”?

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