Settimo Congresso Palinuro
Cari amici/che,
GRAZIE di cuore a tutti quelli che hanno partecipato con entusiasmo alla VII edizione del nostro Congresso, sia in presenza che a distanza: soci, amici delle nostre chat di auto aiuto, pazienti e caregiver che abbiamo incontrato e sentito in tutti questi mesi, infermieri, stoma terapisti, sostenitori.
Grazie ai MEDICI che ci hanno donato il loro tempo e le loro competenze e che si sono messi a nostra disposizione.
Grazie a chi ci ha supportato per rendere possibile l'organizzazione di questo Congresso, e grazie all'agenzia organizzatrice e alla regia tecnica che hanno fatto funzionare tutto benissimo.
Grazie a chi ha Patrocinato l'evento dandone visibilità nei propri canali di comunicazione. … e grazie di cuore a tutta la “comunità” di PaLiNUro!
Se avete ulteriori commenti e suggerimenti potete scriverci a info@associazionepalinuro.com
Qui sotto trovate il video del Congresso: in base al programma, vi abbiamo indicato a quale minuto corrisponde il singolo intervento. Facendo scorrere l’orario arrivate facilmente al punto di vostro interesse.
Buona visione!
Min. 00:00:10 Saluti e Apertura dei Lavori - Patrizia Giannatempo, Milano
Min. 00:06:01 PaLiNUro 2024 - Edoardo Fiorini, Milano
MIn. 00:56:25 Carcinoma uroteliale: cosa c'è di nuovo? Aggiornamento della ricerca in oncologia, degli studi clinici e della medicina di precisione
Presentazione Progetto Vincente Bando PaLiNUro 2023 Patrizia Giannatempo, Milano
MIn. 01:09:30 Terapie ed effetti collaterali in tutto il percorso clinico della persona affetta da carcinoma uroteliale nel Tumore Muscolo Invasivo e nel Tumore Avanzato e Metastatico
Chemio / Immunoterapia / Farmaci Anticorpo Coniugati / Trial Clinici
Tavola Rotonda
Moderatore: Patrizia Giannatempo, Milano
Discussant:
Pietro Quaglino (Dermatologo), Torino (da remoto)
Elisa Vegezzi (Neurologa), Pavia
Laura Cosmai (Nefrologa), Milano
Alberto Prada (Gastroenterologo), Milano
Min. 01:51:30 Terapie ed effetti collaterali in tutto il percorso clinico della persona affetta da carcinoma uroteliale nel Tumore Non Muscolo Invasivo BCG / Mitomicina - Gennaro Musi, Milano
MIn. 02:11:25 MEDICINA DI PRECISIONE E PERSONALIZZATA - Roberto Iacovelli, Roma
Min. 02:44:45 NMIBC - Tavola Rotonda “Ansie, preoccupazioni, timori, dubbi: la parola ai pazienti con tumore superficiale”
Moderatore: Patrizia Giannatempo, Milano
Discussant:
Alberto Lapini, Firenze
Alessandro Boni, Firenze
Min. 03:07:43 Case History: da Stoccolma a Foggia. La storia del successo di una collaborazione senza confini geografici.
Discussant:
Flora la Torre, Foggia
Ugo Falagario, Foggia
Peter Viklund, Stoccolma (registrazione)
Min. 03:31:55 Radioterapia. Lo stato della Trimodale e dei criteri di candidabilità dei Pazienti - Barbara Jereczek, Milano
Min. 03:50:05 La Qualità della vita nei diversi momenti del Trip Journey del paziente uroteliale - Marilù Garo (da remoto)
Min. 04:10:50 VIVERE BENE L’UROSTOMIA
Laura Magenta, Milano
Nicola Leggio, Milano
Min. 04:46:25 Esperti per Esperienza - Tumore dell’Alta via - Lorella Carolis, Roma / Patrizia Giannatempo, Milano
Min. 05:02:40 Bilancio Congresso e Conclusione - M. Maffezzini, Milano
Ringraziamo per
il contributo non condizionante
RISPOSTE ALLE DOMANDE CHE NON SIAMO RIUSCITI A PORRE DURANTE IN CONGRESSO O CHE SONO STATE POSTE DA REMOTO
Ci risulta che siamo molto frequenti infezioni urinarie post-instillazione (BCG/Mitomicina). Ci segnalano anche infezioni post cistoscopia. E’ possibile (alcuni ospedali lo prevedono) effettuare terapia antibiotica preventiva? Quali sono comunque le ragioni di queste infezioni?
Le infezioni post instillazione o cistoscopia hanno diversi motivi:
- situazione di partenza- il paziente può avere già infezione urinaria che la manovra rende evidente
- qualsiasi procedura endouretrale può portare germi dall'esterno e quindi creare il presupposto all'infezione.
- cause predisponenti - diabete
In merito alla profilassi alcuni centri eseguono urinocoltura preliminare per evitare casi con infezione urinaria presente. Utile può essere una profilassi con fosfomicina precedente la manovra. Da ricordare che molti pazienti in terapia con BCG sviluppano un quadro febbrile che è necessario comprendere se legato ad una semplice infezione urinaria o ad una complicanza del BCG.
Ad alcuni nostri pazienti sono state suggerite terapie a base di acido ialuronico post-instillazioni vescicali? A vostro avviso aiuta o funziona?
Nessuna documentazione attendibile sulla sua utilità
EMDA. L’applicazione di tale terapia è molto frastagliata in Italia (in caso di fallimento BCG o Mitomicina), vi sono ospedali che la praticano ed altri no. Vi sono alla base motivazioni cliniche o solo di costi ed organizzazione a vostro avviso?
Una sola esperienza degna di menzione, Prof. Di Stasi TOR VERGATA. Non ha avuto risultati riproducibili. Direi che non rappresenta più una soluzione alternativa.
Il basso grado ci segnalano che a volte recidiva più spesso a prescindere dalla terapia (in genere mitomicina). Che fare se questa ultima non funziona per il paziente? E se non funziona nemmeno il BCG in seconda istanza?
Un basso grado che recidiva diventa un tumore a rischio intermedio dove è prevista in prima istanza la terapia con mitomicina. Se tuttavia recidiva è necessario passare a BCG con induzione e mantenimento per 1 anno. Esistono purtroppo casi in cui la patologia low grade risulta ubiquitaria interessando non solo vescica ma alte vie e anche uretra. queste situazioni solitamente non rispondono a terapie endocavitarie e richiedono alla fine interventi radicali. Fortunatamente sono situazioni rare.
Esistono studi che dimostrino una più favorevole evoluzione del tumore HG (se preso in tempo) in assenza di pregressi fattori di rischio (es. fumo, sostanze chimiche, ecc.)
Esistono diversi studi in letteratura che dimostrano un’associazione tra fattori di rischio e neoplasia vescicale, sia in termini di incidenza che di progressione. Tra tutti, il fattore di rischio più importante è il fumo di sigaretta, responsabile di circa il 50% dei casi.
In termini di incidenza, è stato dimostrato un aumento del rischio di sviluppare neoplasia vescicale da 2 a 4 volte superiore1 nei pazienti fumatori rispetto ai pazienti non esposti al fumo, con un rischio che aumenta con l’aumentare del numero di sigarette e con il tempo di esposizione. Analogamente, è stato dimostrato un rischio inferiore di sviluppare neoplasia in assenza di tale fattore di rischio.
In termini di progressione, è stato dimostrato come l’esposizione al fumo aumenti significativamente il rischio di recidiva e di progressione di malattia nei pazienti con NMIBC, con un rischio che aumenta con l’aumentare del tempo di esposizione.
1. Rink M, Crivelli JJ, Shariat SF, Chun FK, Messing EM, Soloway MS. Smoking and Bladder Cancer: A Systematic Review of Risk and Outcomes. Eur Urol Focus. 2015 Aug;1(1):17-27.
In casi di pazienti con HG e reimpianto dell’uretere (quindi in assenza di valvola anti-reflusso) qualora il BCG fallisca è possibile accede al protocollo EMDA?
Ad oggi non esistono studi in letteratura che valutino l’efficacia del protocollo EMDA nei pazienti con reimpianto ureterale. È stato tuttavia studiato il ruolo delle instillazioni con BCG o mitomicina per via retrograda nei tumori dell’alta via escretrice, dimostrando come il reflusso ottenuto tramite uno stent DJ non sia sufficiente affinché il farmaco raggiunga la pelvi renale e causi eventuali pielonefriti chimiche. Analogamente possiamo quindi ipotizzare che nei pazienti con reimpianto ureterale, in assenza del fisiologico meccanismo anti-reflusso, le instillazioni tramite protocollo EMDA siano sicure. Tuttavia, sono necessari studi che lo dimostrino.
Dopo quanto tempo (o dopo quanti cicli) si può affermare - con ragionevole sicurezza - che il paziente ha risposto positivamente alla terapia BCG?
La terapia con BCG può essere considerata una terapia di lunga durata, costituita da un ciclo di induzione di 6 settimane e dei successivi cicli di mantenimento di 3 settimane l’uno. È oramai dimostrato2 che un mantenimento della durata di 3 anni (cicli di mantenimento a 3, 6, 12, 18, 24, 30 e 36 mesi secondo il protocollo SWOG) ha un’efficacia ottimale dal punto di vista oncologico, riducendo il tasso di recidiva tumorale, nei pazienti con neoplasia vescicale high risk. Viceversa, nei pazienti con neoplasia a rischio intermedio, non è stata dimostrata una maggior efficacia del protocollo di mantenimento a 3 anni e, di conseguenza, un mantenimento della durata di 1 anno (cicli di mantenimento a 3,6 e 12 mesi) può essere considerata una valida alternativa da punto di vista oncologico.
2. Oddens J, Brausi M, Sylvester R, Bono A, van de Beek C, van Andel G, Gontero P, Hoeltl W, Turkeri L, Marreaud S, Collette S, Oosterlinck W. Final results of an EORTC-GU cancers group randomized study of maintenance bacillus Calmette-Guérin in intermediate- and high-risk Ta, T1 papillary carcinoma of the urinary bladder: one-third dose versus full dose and 1 year versus 3 years of maintenance. Eur Urol. 2013 Mar;63(3):462-72.