SUPPORTO EMERGENZA CORONAVIRUS
PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA UROTELIALE
E’ il terzo inverno che ci vede vivere questa situazione, tutto sommato con una evoluzione che grazie all’avvento dei vaccini e alla mutazione del virus in una forma molto infettiva ma più leggera ci crea meno preoccupazioni.
Sul fronte degli ospedali, tuttavia, l’emergenza è crescente e già si avvertono nuovi importanti ritardi nei trattamenti e nelle terapie delle persone affette da patologie non covid.
La situazione è sotto continuo monitoraggio e allo stato attuale (gen 22) non ci sembra di rilevare delle evidenze che a causa dei ritardi stiano mettendo a rischio la salute dei pazienti con un tumore alla vescica.
RICORDATEVI CHE IL VOSTRO PRIMO INTERLOCUTORE E’ IL VOSTRO MEDICO DI BASE O LO STAFF DELL’OSPEDALE CHE VI HA IN CURA.
LINK UTILI
PORTALE DEDICATO AL CORONAVIRUS
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
PIANO VACCINALE NAZIONALE https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5452&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
FARMACOVILIGANZA
https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19
AIFA mette a disposizione informazioni sulla farmacovigilanza sui vaccini COVID-19: ogni prodotto medicinale ha benefici e rischi che vengono attentamente valutati durante le procedure di autorizzazione e rivalutati continuamente dopo l’immissione in commerci
TERAPIA DOMICILIARE COVID-19
https://www.terapiadomiciliarecovid19.org/richiesta-di-aiuto
ESENZIONE DA VACCINO ANTI-COVID
https://www.istruzione.it/iotornoascuola/allegati/Circolare%20Esenti.pdf
Riteniamo che possa utile rispondere a qualche domanda specifica sulla patologia, mentre per quanto riguarda le domande più comuni rimandiamo al link del Ministero della Salute.
https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=255
UNA DIAGNOSI DI CANCRO ALLA VESCICA AUMENTA IL RISCHIO DI CONTRARRE IL COVID-19?
Una diagnosi di cancro alla vescica NON aumenta il rischio di contrarre il virus COVID-19
IL CORONAVIRUS PUO’ AVERE DELLE CONSEGUENZE PARTICOLARI SE CONTRATTO DA UNA PERSONA CON TUMORE ALLA VESCICA O OPERATA DI CISTECTOMIA RADICALE?
Tutti i pazienti affetti da patologie oncologiche sono particolarmente a rischio anche per quanto riguarda eventuali conseguenze, ma sono state messe in atto apposite misure per limitarne il più possibile il contagio istituendo negli ospedali percorsi e spazi dedicati. I pazienti dal canto loro devono attenersi MOLTO strettamente alle disposizioni in tema di distanziamento sociale. Nel caso di ospedalizzazione i medici sono preparati a trattare adeguatamente anche tutti i pazienti oncologici e occorre attenersi scrupolosamente alle loro indicazioni, che vengono in molti casi fornite quotidianamente anche al rientro a casa tramite un operatore sanitario, che si occuperà di dichiarare, dopo le opportune verifiche (nr. 2 tamponi con esito negativo), lo stato di definitiva guarigione.
CI POSSONO ESSERE CAMBIAMENTI PER I TRATTAMENTI CHE HO IN PROGRAMMA?
(instillazioni, chemioterapia, immunoterapia)
Al momento (gen 22) non ci risultano particolari e diffusi ritardi.
Le Autorità Sanitarie Locali hanno l’obbligo di identificare e applicare quanto più rapidamente possibile le modalità necessarie a garantire i trattamenti oncologici necessari ai pazienti in modo che non venga negativamente influenzata la prognosi della patologia in trattamento. È necessario comunque e sempre rivolgersi al proprio ospedale e al proprio urologo di riferimento, che secondo la gravità di ogni singola situazione sarà in grado di stabilire la differibilità delle terapie senza mettere a repentaglio la salute di nessuno.
IL MIO INTERVENTO CHIRURGICO GIA’ PROGRAMMATO POTREBBE ESSERE RIMANDATO?
Alcuni interventi chirurgici, valutati meno urgenti in base al quadro clinico, potrebbero essere rimandati. Se ricevi una notifica di rinvio del tuo intervento, stai certo che il tuo team di Urologia farà del suo meglio per riprogrammarlo al più presto possibile.
IL MIO CONTROLLO DI FOLLOW-UP ONCOLOGICO POTREBBE ESSERE RIMANDATO?
Le raccomandazioni, in caso di una grave ripresa della pandemia, potrebbero prevedere ancora di rinviare, laddove possibile e in accordo con gli specialisti del settore che hanno in carico il paziente, le attività ambulatoriali di follow-up per i pazienti liberi da malattia (es. follow-up a 6-12 mesi), in modo da limitare al massimo la frequentazione delle strutture sanitarie, prevedendo un triage telefonico e/o telematico dei pazienti programmati (sia per limitare il rischio di esposizione a SARS-CoV-2, sia per ridurre la mole di lavoro di strutture già in parte sovraccariche). Verranno confermate le visite ambulatoriali ritenute non differibili per necessità cliniche.
STO PARTECIPANDO A UNO STUDIO CLINICO, POSSO CONTINUARE?
Suggeriamo di contattare il proprio referente all’interno del Team di Ricerca per maggiori informazioni: l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – ha diramato indicazioni precise ed emendamenti sostanziali in merito alla gestione degli studi clinici durante il precedente periodo di emergenza
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/871583/Comunicato_gestione_studi_clinici_in_emergenza_COVID-19_12.03.2020.pdf/9b3296a7-9935-f1c0-9489-0bfc87653bad
COME POSSO OTTENERE UN SECONDO PARERE SULLE MIE OPZIONI DI TRATTAMENTO SE NON RIESCO AD INCONTRARE UN NUOVO SPECIALISTA?
PaLiNUro incoraggia sempre i pazienti a chiedere un secondo parere, se non è proprio indispensabile però suggeriamo di non muoversi e verificare eventualmente se il centro o il medico al quale si desidera rivolgersi danno la possibilità di effettuare un consulto a distanza con invio telematico della documentazione medica necessaria.
HO UNA URETEROCUTANEOSTOMIA E MI TROVO NELLA NECESSITA’ DI SOSTITUIRE I CATETERI, MA L’APPUNTAMENTO E’ STATO RIMANDATO. NON E’ URGENTE SOSTITUIRE I CATETERI?
Dipende dal tipo di cateteri, alcuni hanno la necessità di essere sostituiti ogni 30/40 giorni, e quindi la sostituzione non è rimandabile se non di qualche giorno, altri possono non essere sostituiti per più tempo. Non bisogna fare lavaggi dei cateteri se non in presenza di ostruzione, perché farli spesso espone a maggiore rischio di infezione. E’ suggeribile bere di più: il colore delle urine deve essere sempre limpido. Occorre comunque chiedere, se non automaticamente fornita, una spiegazione all’urologo di riferimento su questo aspetto per evitare inutili preoccupazioni ed eventualmente pianificare con lui la sostituzione laddove effettivamente necessario e urgente.
POSSO FARMI ACCOMPAGNARE IN OSPEDALE?
Di norma, non è consentito l’accesso degli accompagnatori nelle sale in cui viene somministrata la terapia e all’interno degli ambulatori, salvo situazioni espressamente autorizzate dal medico. Gli stessi accompagnatori non devono sostare nelle sale di attesa, ma utilizzare gli spazi all’aperto o appositamente adibiti, ma è opportuno verificare con le singole strutture.