Il livello di comunicazione tra Medico e Paziente è difficile…eppure le due categorie di persone parlano normalmente la stessa lingua!
Il grosso limite di questa interazione umana è determinato dall’uso eccessivo del Vocabolario Tecnico troppo spesso usato dai Medici. Eppure, ci sono alcuni medici che cercano di “parlare come mangiano”! Alcuni medici si sforzano di andare incontro ai pazienti, ma sono purtroppo davvero pochi, quindi…eccoci qua!
Abbiamo sviluppato IMPARIAMO IL MEDICHESE un GLOSSARIO per migliorare la comprensione tra Oncologi – Urologi e Pazienti Affetti da Tumore della Vescica e loro Parenti.
Un ringraziamento particolare al Prof. Massimo Maffezzini che ha supervisionato il lavoro prima della sua pubblicazione.
Condizione dovuta a un abnorme accumulo di sostanze acide nel sangue o a una perdita abnorme di sostanze alcaline subita dal sangue. Le malattie che possono determinare acidosi interessano l'apparato respiratorio o i reni.
Ad una certa forma di acidosi possono essere esposti anche i pazienti che hanno subito una derivazione urinaria, ovvero, una ricostruzione della vescica con l'utilizzo di un segmento intestinale- neovescica. Infatti , l'intestino utilizzato per confezionare il nuovo serbatoio mantiene una certa capacità assorbitiva, alquanto variabile in ogni singolo paziente. Questa capacità assorbitiva, ancorché ridotta, può comportare un livello di acidosi (detta acidpsi metabolica) che, quando presente, può essere corretta assai facilmente con l'assunzione di bicarbonato di sodio. Per determinare se è presente un certo grado di acidosi metabolica è sufficiente un esame del sangue venoso, l'emogasanalisi, e in base ad esso si capisce se è il caso di correggerla e con quali dosi di bicarbonato.
Regione anatomica delimitata superiormente dall'arcata costale , inferiormente dal pube e dalle ossa del bacino
Tumore maligno che si sviluppa a partire da cellule che hanno una funzione ghiandolare, cioè secernono vari tipi di sostanze, in organi come la mammella o la prostata oppure sulla superficie di rivestimento di organi cavi come i polmoni o l'intestino.
Trattamento che viene effettuato dopo l'atto terapeutico principale (in genere chirurgia) in assenza di qualsiasi sospetto che vi siano dei residui di malattia
Gli agenti cancerogeni e/o mutageni si possono presentare in almeno tre condizioni diverse nei luoghi di lavoro: materie prime, sostanze emesse durante i processi lavorativi, sostanze preparati e processi di cui al D.L.gs 626/94. Sono più di 400 gli agenti, identificati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), classificabili come cancerogeni, probabilmente cancerogeni o possibilmente cancerogeni per l’uomo. Esistono agenti cancerogeni e/o mutageni fisici, biologici e chimici
Ago
Completate tutte le fasi di studio previste dalle sperimentazioni cliniche, prima che il farmaco raggiunga gli scaffali della farmacia (o degli altri punti vendita) è necessario un ulteriore passaggio: occorre che l’AIFA conceda l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC). Nessun medicinale può essere infatti commercializzato sul territorio italiano senza aver ottenuto un’autorizzazione dell’AIFA.
Costituita
Nome commerciale Caverject ®
Composti organici utili in svariati settori industriali (dai coloranti al settore farmaceutico), ma anche molto pericolosi per la salute dell’uomo, in quanto cancerogeni.
Farmaco che sopprime o mitiga il dolore.
Tramite l’urina si eliminano dall’organismo i prodotti di scarto e l’eccesso di acqua o di sostanze che vi sono disciolte. L’esame delle urine standard comprende sia l’esame chimico fisico che l’esame microscopico del sedimento. Per questo esame è sufficiente, in genere, un campione di 10 millilitri di urina.
La raccolta particolareggiata delle notizie che riguardano la storia medica del paziente.
L'Abboccamento, (la cucitura) dopo la resezione (il taglio), di due parti dello stesso viscere o di due visceri diversi. Ad esempio, tra due segmenti di intestino, tra gli ureteri e l'intestino, tra l'intestino e l'uretra.
Insieme di organi il cui compito è quello di filtrare il sangue dai cataboliti (sostanze tossiche o inutili che compaiono nel sangue che vi si accumulano come risultato del metabolismo) e di eliminarli convogliandoli verso l’esterno.
Medico specializzato in malattie ormonali dell'uomo e del suo apparato sessuale. e riproduttivo.
Letteralmente : assenza della percezione del dolore. È la tecnica medica che permette di subire un intervento chirurgico senza la percezione del dolore dovuto ad esempio all'incisione ed alla procedura chirurgica.
L’anestesia epidurale o peridurale è una modalità di anestesia loco-regionale che prevede la somministrazione di farmaci anestetici attraverso un catetere posizionato nello spazio epidurale. Lo spazio epidurale è una zona di pochi millimetri di spessore (da 3 a 6), compresa tra legamento giallo e dura madre, che si estende per tutta l'estensione della colonna vertebrale.
L'anestesia si definisce loco-regionale poiché sono anestetizzate ampie parti del corpo (per es. un arto, un distretto toracico o addominale, anche in profondità), mentre con l'anestesia locale si blocca il dolore solo in una zona limitata e superficiale.
La naturale moltiplicazione dei vasi sanguigni che si crea nei tessuti che crescono.
Esame radiografico di un vaso sanguigno o linfatico, eseguito con l'introduzione di un mezzo di contrasto.
Medico specializzato nelle malattie dell'apparato circolatorio, arterie e vene.
Rimedio contro la naturale moltiplicazione dei vasi sanguigni della quale il tumore ha bisogno per crescere e svilupparsi.
Gli anticorpi o immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dai linfociti B, un tipo di globuli bianchi, la cui funzione è riconoscere e legare molecole specifiche. Per la forma, un anticorpo può ricordare la lettera Y. Gli anticorpi monoclonali vengono usati anche per curare i tumori. Il principio attivo è in genere l’anticorpo monoclonale che riconosce una proteina essenziale per la proliferazione presente sulle cellule tumorali e legandosi a essa impedisce la crescita del tumore.
Farmaco capace di prevenire o reprimere il vomito.
Segno clinico che corrisponde alla mancata emissione di urine da parte dell'apparato urinario.
Tipo di morte cellulare programmata che avviene fisiologicamente e/o patologicamente in risposta a diversi stimoli. Nell'organismo adulto permette di mantenere sotto controllo il numero delle cellule in tessuti, organi ed apparati.
Il cateterismo intermittente è lo svuotamento della vescica attraverso l'ausilio di un catetere monouso sottile. Lo svuotamento viene eseguito ogni volta che ce ne sia bisogno, in funzione alla quantità di liquidi assunti, mediamente 4-5 volte al giorno. Il cateterismo può essere eseguito da terzi (caregivers, parenti, operatori sanitari) oppure può essere eseguito direttamente dal paziente, in questo caso è definito appunto AUTOCATETERISMO.
La Conditional Marketing Authorisation rappresenta una particolare procedura di autorizzazione all'immissione in commercio che può essere rilasciata anche in assenza dei dati finali di studi registrativi di Fase III. Tale autorizzazione anticipata è essenzialmente basata su dati di sicurezza ed efficacia ottenuti in precedenti studi clinici. Una Conditional Marketing Authorization può essere concessa solo se sono rispettate tutte le condizioni: 1. il rapporto rischio - beneficio del medicinale è positivo; 2. è probabile che il richiedente sarà in grado di fornire dati clinici completi; 3. il medicinale soddisfa un importante fabbisogno terapeutico; 4. il beneficio per la salute pubblica derivante dall'immediata disponibilità sul mercato del medicinale in questione è maggiore del rischio inerente al fatto che siano necessari dati aggiuntivi.
O cobalamina, è una vitamina fondamentale nei processi di formazione dei globuli rossi e per le cellule del sistema nervoso. Insieme all’acido folico – un’altra vitamina di gruppo B – coadiuva la sintesi del DNA e dell’ RNA.
La vitamina B12 viene assorbita dall'ultimo tratto dell'intestino tenue, l'ileo terminale. È proprio questo tratto di ileo che viene prelevato per la ricostruzione della vescica, pertanto, sono stati descritti quadri di ipovitaminosi B (basso livello) in pazienti sottoposti a derivazione urinaria. Questa osservazione era più frequente in passato e durante il prelievo chirurgico è sufficiente lasciare gli ultimi 12 cm circa di ileo terminale per minimizzare questa evenienza.
Segmento a forma di imbuto che raccoglie l'urina proveniente dai calici all'interno del rene con i quali è in continuità e che, a sua volta, prosegue nell'uretere.
Farmaco biologico denominato BCG (bacillo della tubercolosi attenuato) impiegato nelle instillazioni vescicali nei tumori superficiali o non-invasivi . Il trattamento con BCG è riservato a pazienti con neoplasie di alto grado e, sebbene non siano ancora stati chiariti nel dettaglio i presupposti per cui esso agisce si considera che siano presenti due meccanismi: l'infiammazione acuta e l'attivazione di una risposta immunitaria locale. La somministrazione endovescicale di BCG comporta effetti collaterali sia locali, come bruciore, sintomi cistitici ed anche generali, come febbre e malessere. Sebbene eccezionalmente sono anche state descritte sindromi infiammatorie generali, definite BCGite, che se non curati hanno prodotto mortalità per sepsi (infezione generalizzata). Fortunatamente, le morti da BCGite osservate fino ad oggi si contano sulle dita di una mano.
Opposto di maligno
Gruppo di malattie, principalmente a carico del fegato e dell'intestino, provocate da vermi parassiti del genere bilharzia. Sinonimo SCHISTOSOMIASI. Nel Nord Africa è presente una forma di Bilharziosi che colpisce la vescica sotto forma di infiammazione cronica e che, in un periodo di anni, può causare l'insorgenza di un tumore della vescica.
Tecnica psicoterapeutica che insegna al paziente il controllo volontario dei processi fisiologici non coscienti (pressione delle arterie, il battito cardiaco ecc.), grazie ad apparecchiature elettriche
Prelievo da un organismo vivente di un frammento di tessuto o di organo per l'esame istologico a scopo diagnostico (soprattutto per individuare l'esistenza e la natura di tumori).
La biopsia liquida, processo attualmente ancora in fase sperimentale, prevede un semplice prelievo di sangue venoso sul quale è possibile fare delle analisi molecolari per analizzare il DNA rilasciato nella circolazione sanguigna dalle cellule tumorali, evitando così la necessità di fare una biopsia, ossia una piccola operazione per rimuovere un pezzo di tessuto.
Con la biopsia liquida è possibile inoltre monitorare l'andamento della malattia durante il trattamento, individuando precocemente il momento in cui il tumore impara a neutralizzarne l'effetto ma anche di capire quando, sospesa la terapia, il cancro 'si rilassa', tornando vulnerabile.
P principali vantaggi della Biopsia Liquida sono:
1) meno invasivo,
2) ripetibili nel tempo
3) tempi di consegna più rapidi (raccolta del sangue isolamento del Plasma Estrazione del DNA
4) Il cfDNA (Cell-Free DNA – DNA libero da cellule (nudo) circolante) nel sangue può fornire una migliore rappresentazione di delle localizzazione in tutte le parti del corpo: tumore primario e
metastasi.
Anche se la biopsia liquida ha un grande potenziale e potrebbe avere molte applicazioni, è necessario evidenziarne alcuni limiti e problemi critici:
1) La quantità di DNA del cf-tumorali nel plasma può essere variabile, a seconda:
- del tipo di tumore
- della misura minore rispetto al carico tumorale
- della stadio tumorale (localizzato / diffuso) e del grado tumorale;
2) Nel plasma circola una grande quantità di wild-type DNA (talvolta abbreviato wt = la versione di un gene considerata più comune in natura) e solo delle tracce dell'allele mutante ( alleli le due o più forme alternative dello stesso gene che si trovano nella stessa posizione su ciascun cromosoma omologo).
È uno standard internazionale di etica e di qualità necessari alla progettazione, alla conduzione, alla registrazione ed alle modalità di relazione di risultati ed effetti collaterali osservati negli studi clinici che interessano soggetti umani.
I pazienti facenti parte di uno studio clinico, sono assegnati ad una parte - o ad un segmento - dello studio stesso, detto braccio. Ogni braccio riceve un trattamento diverso da tutti gli altri.
secondo Bricker continua ad essere oggi una delle tecniche più utilizzate, grazie al suo basso tasso di complicanze ed alla alto grado di soddisfazione del paziente.
Vedi anche Uretero-Ileo-Cutaneo-stomia.
Analisi dell’anticorpo del tumore della vescica. Il suo impiego ha avuto un successo limitato dato che i tumori della vescica non esprimono antigeni tumorali in misura tale da poter essere sfruttata ai fini della diagnosi.
È una perdita di massa corporea che non può essere invertita con il nutrimento e che è dovuta a sostanze specifiche emesse dal tumore (cachessia neoplastica)
Tumore contratto a causa di esposizione ad agenti presenti sul luogo di lavoro (aniline, coloranti, solventi sintetici, ecc…)
Proliferazione di cellule epiteliali atipiche che presentano vari caratteri morfologici e biologici di malignità, ma non possiedono la capacità infiltrante, ossia la possibilità di invadere i tessuti situati oltre la membrana basale, né quindi i vasi sanguigni, né i vasi linfatici. Nonostante ciò, sono tuttavia in grado di produrre più frequentemente metastasi ai linfonodi. È , pertanto, considerata una lesione maligna con potenziale biologico di aggressività molto elevata
Penetrazione delle cellule del carcinoma nel tessuto muscolare della vescica. Classificazione: T2 (T2a: interessa la parte interna del livello muscolare, T2b: interessa la parte esterna) e poi T3: interessa la muscolare a tutto spessore, e T4, raggiunge organi vicini, come la prostata o l'utero.
Elevato grado di aggressività e di rischio di evoluzione, ad es. carcinoma invasivo della muscolare T2-G2 e T2-G3, nonché T1-G3 e cis (vedi carcinoma in situ). Circa il 15-20% dei carcinomi uroteliali ha la possibilità di essere di Alto-Grado.
Classificazione secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) = basso grado di malattia della vescica, ad es. pTa G1 e pTa G2 - Ca. L'80% dei tumori del carcinoma uroteliale è di Basso Grado, ovvero, aggressività biologica e rischio di evoluzione moderato.
E’ un tumore che insorge dai tessuti che ricoprono la vescica e le vie urinarie (bacinetto renale, uretra, uretere)
Il metabolismo agisce complessivamente mediante quattro funzioni principali. La prima di queste è il catabolismo, mediante il quale si ricava energia chimica dalla demolizione delle sostanze nutritive ricche di energia (organismi eterotrofi) o dall’energia solare (organismi autotrofi). Il catabolismo è, dunque, una fase metabolica nella quale molecole grandi e complesse (carboidrati, lipidi e proteine) sono trasformate in composti più semplici (per es., acido lattico, anidride carbonica, ammoniaca), scindendo legami chimici tramite reazioni di ossidazione che liberano energia, conservata come ATP (per es., glicolisi, ossidazione degli acidi grassi).
Chiamato anche agocannula in una vena della mano o del braccio.
È un tubicino molto sottile, inserito tramite un ago, che mantiene aperta la vena attraverso la quale possono essere iniettati farmaci e prelevato sangue. Se necessario può essere tenuta per alcuni giorni.
Sono dispositivi che, tramite tubicini di materiale biocompatibile (silicone o poliuretano) detti cateteri, raggiungono le grosse vene più vicine al cuore. In questo modo permettono l'infusione intermittente o continua di farmaci e terapie nutrizionali, garantendo nel contempo l'accesso permanente al sistema venoso per molto tempo, anche per mesi.
Possono essere:
Port-a-cath è un piccolo serbatoio sottocutaneo che, tramite un tubicino, sfocia in una vena profonda. Pungendo la pelle in corrispondenza del punto in cui è situato è possibile raggiungere sempre il circolo venoso. Questo dispositivo presenta vantaggi e svantaggi rispetto alle altre linee centrali esterne:
VANTAGGI: è invisibile, richiede minore manutenzione.
SVANTAGGI: comporta la puntura della pelle, che viene evitata quando i piccoli cateteri sboccano esternamente, come nelle altre soluzioni.
Conosciuto anche con il termine di cistostomia sovra pubica, è una procedura di tipo chirurgico che mette in connessione la vescica con la cute. Attraverso una stomia un catetere viene inserito attraverso la cute dell'ipogastrio (porzione inferiore dell'addome appena al di sopra del pube) fino a raggiunge la vescica. Si ricorre a questa tecnica per drenare le urine dalla vescica quando sia interrotto il normale flusso d'urina.dall'uretra.
ll cateterismo vescicale è una procedura medica in cui si adoperano dei cateteri per svuotare la vescica dall'urina. Questo intervento si rende necessario in diverse occasioni: può essere utilizzato da chi non può recarsi in bagno perché infermo, da chi è incontinente, da chi soffre di una momentanea occlusione dell'uretra, da chi deve essere operato a un organo pelvico e occorre liberarlo dell'urina ecc.
È un farmaco vasodilatatore – nome del principio Alprostadil - impiegato nel trattamento della disfunzione erettile. Viene iniettato direttamente nei corpi cavernosi del pene, determinando erezioni valide al bisogno anche in pazienti con circolo gravemente compromesso o con alterazioni del sistema nervoso.
A differenza del Viagra, l'Alprostadil sostiene il meccanismo dell'erezione fisiologica anche in assenza di stimolo sessuale. L'azione inizia circa 5-20 minuti dopo l'iniezione e si mantiene per più di un’ora.
È la somministrazione di una o più sostanze capaci di uccidere le cellule tumorali durante il loro processo di replicazione. Vedi Adiuvante
I farmaci citotossici (o citostatici o antiproliferativi) sono una categoria di antineoplastici che agisce interagendo con il DNA bloccandone la duplicazione o con i componenti del DNA impedendone la formazione.
Una categoria diversa di farmaci sviluppati appartenenti ai citotossici sono gli antagonisti del metabolismo delle poliammine, ammine endogene implicate nei processi di proliferazione cellulare. Le più note sono conosciute coi nomi i putrescina, spermina e spermidina. L'unico farmaco ancora utilizzato di questa categoria è il MGBG (metil-gliossale bis-guanilidrazone), un inibitore dell'enzima S-adenosilmetionina (SAM) decarbossilasi, che risulta efficace ed abbastanza ben tollerato. Ma ve ne sono alcune decine di analoghi in sperimentazione, perché dai dati di laboratorio risulta che la loro efficacia sulle cellule maligne è maggiore che sulle cellule normali. Le cellule tumorali, infatti, necessitano di quantità di poliammine molto più alte delle cellule normali, che invece proliferano poco o affatto. Questo garantirebbe una certa selettività di azione ed una minore presenza di effetti collaterali collegati alla chemioterapia con queste sostanze.
Si tratta della somministrazione all'interno della vescica (instillazione) di farmaci antitumorali. Il vantaggio è che la terapia rimane solo locale ed essendo l'assorbimento dei farmaci trascurabile non si manifestano fenomeni sistemici generali. L’obiettivo della chemioterapia intravescicale è quello di eradicare tutte le cellule neoplastiche sopravvissute nella mucosa vescicale (la cosiddetta “chemioresezione” del tumore) e nel caso di un’instillazione nella fase immediatamente post-operatoria, di distruggere eventuali cellule neoplastiche fluttuanti non rimosse dall’intervento TUR-BT e prevenirne l'impianto su tutta la mucosa.
Farmaci prodotti per sintesi chimica e usati nella terapia chimica dei tumori allo scopo di inibire la crescita cellulare. I citostatici vengono utilizzati nella terapia delle neoplasie in genere.
La video-laparo-chirurgia (VLC), nota come laparoscopia (CL), dal greco lapára, "addome", o anche come celioscopia, è una tecnica chirurgica che prevede l'esecuzione di un intervento chirurgico addominale senza apertura della parete, ed è una branca della video-chirurgia.
In particolare, la videoscopia sfrutta, come nell'endoscopia, uno strumento dotato di una telecamera che trasmette a un monitor le immagini dall'interno dello spazio esaminato. Un volta introdotta una cannula in addome si insuffla attraverso di essa un gas, la CO2, che ha lo scopo di distendere la cavità addominale creando così lo spazio per condurre l'intervento attraverso strumenti appositi. Questi ultimi, sono pinze, retrattori, forbici elettriche ecc. che vengono introdotti tramite il posizionamento di ulteriori cannule, sono impugnati alla loro estremità al di fuori dell'addome ed i cui movimenti prodotti dalle mani del chirurgo vengono controllati tramite il monitor.
I continui progressi dei laser chirurgici con fibre ottiche, uniti alla ormai ampia diffusione di strumenti endoscopici miniaturizzati capaci di penetrare dove una mano o un bisturi non potrebbero mai arrivare, fanno oggi della chirurgia laser il miglior alleato per l’urologo e per lo sviluppo dell’endourologia.
L’IPB (Ipertrofia Prostatica Benigna) e l’ostruzione minzionale possono essere trattate con diversi tipi di sistemi laser. L’approccio laser infatti è considerato un’alternativa alla resezione trans uretrale di adenoma prostatico (TURP) per questa frequente patologia. I diversi tipi di laser sono in grado di produrre vari effetti di tipo qualitativo e quantitativo sui tessuti, come coagulazione, vaporizzazione o resezione ed enucleazione attraverso l’incisione.
Il laser offre performance elevate a fronte di minori problemi legati a possibili emorragie intraoperatorie e ridotti tempi di degenza e cateterizzazione dei pazienti, rendendo gli interventi endoscopici più sicuri e meno invasivi rispetto alle tradizionali tecniche chirurgiche e agli interventi a cielo aperto.
Medico che, a scopo terapeutico, compie interventi operatori sul corpo umano
Per ciclo di trattamento si intende il periodo in cui si riceve il trattamento e la fase di intervallo prima di quello successivo. Un ciclo di 3 settimane, per esempio, può prevedere la somministrazione dei farmaci solo al primo giorno, e 20 giorni successivi senza somministrazioni.
L'intervallo tra un ciclo e l'altro consente di attendere che una nuova popolazione di cellule tumorali entri in fase di replicazione e, nel contempo, permette all'organismo di riprendersi dagli effetti collaterali della cura, soprattutto quelli che colpiscono le difese immunitarie.
In genere la chemioterapia si prolunga per un periodo che va da tre a sei mesi, nel corso del quale si effettuano in genere da tre-quattro a sei-otto cicli di trattamento.
Il programma tuttavia può cambiare in relazione al tipo di malattia, al singolo paziente, al tipo di farmaci impiegati e alla reazione individuale alle cure.
La chemioterapia viene spesso somministrata in cicli e non in maniera continua. Non tutte le cellule infatti sono contemporaneamente in fase di replicazione. Anche in un tumore a rapida crescita ve ne sono sempre alcune "a riposo" o, come si dice, "in fase quiescente". Queste cellule sfuggono all'azione dei farmaci che hanno la caratteristica di uccidere le cellule mentre si dividono. Per questo la ripetizione del trattamento in cicli successivi elimina le cellule tumorali via via che entrano nella fase di replicazione. Nello stesso tempo le cellule normali che vengono colpite, come i globuli bianchi, possono rigenerare e tornare a livelli fisiologici senza i quali la chemioterapia non può essere somministrata.
Il cieco, cecum o caecum (lat. intestinum caecum) è la porzione iniziale dell'intestino crasso e corrisponde al tratto situato al di sotto della giunzione ileociecale.
È un agente chemioterapico appartenente alla categoria dei farmaci generici, la cui azione è quella di inibire la sintesi del DNA. Ha dimostrato elevata attività antitumorale sia come singolo agente, sia in combinazione con altri farmaci antitumorali specialmente nei tumori del testicolo e dell’ovaio. Usato in polichemioterapia cisplatino si è dimostrato efficace contro altri tumori solidi: carcinoma della testa e del collo, della prostata e della vescica.
Il Cisplatino può creare effetti indesiderati che dipendono dalla dose utilizzata e possono avere effetti cumulativi. Gli effetti indesiderati del cisplatino riferiti con maggiore frequenza (>10%) sono stati disturbi di tipo ematologico (leucopenia, trombocitopenia e anemia), gastrointestinale (anoressia, nausea, vomito e diarrea), uditivo (compromissione dell’udito), renale (insufficienza renale, nefrotossicità, iperuricemia) e febbre. Può creare anche alterazioni del sistema nervoso molti dei quali migliorano entro un anno dalla fine della chemioterapia, ma alcuni potrebbero accompagnarvi per tutto il resto della vita. Tra i più comuni ricordiamo formicolio, bruciore, debolezza o intorpidimento e perdita di sensibilità delle mani o delle piante dei piedi.
Asportazione della vescica
La cistectomia radicale prevede l'asportazione della vescica, della prostata e delle vescicole seminali in blocco nei maschi, e l'utero e l'ovaio, in blocco con la vescica , nelle femmine. In pazienti maschi, giovani, estremamente interessati alla continenza, alla funzione sessuale, con malattia vescicale limitata un’ulteriore possibile derivazione è la neovescica ortotopica nerve seminal sparing che prevede una preliminare resezione endoscopica dell’adenoma prostatico con conservazione della capsula prostatica, e la conservazione delle vescicole seminali, dei dotti deferenti e dei fasci neurovascolari pur asportando completamente la vescica e i linfonodi pelvici. La derivazione urinaria viene effettuata, come nella metodica standard (neovescica ortotopica), ricostruendo un serbatoio intestinale che viene anastomizzato alla capsula prostatica.
Recentemente è preferita l'asportazione completa della vescica e della prostata con tecnica " nerve sparing" , ovvero, risparmiando i fasci nerveo vascolari che presiedono all'erezione.
Rispetto all’intervento standard, questa variante tecnica nella maggior parte dei casi offre una migliore e rapida ripresa della continenza urinaria diurna e notturna e della potenza sessuale. La preparazione all’intervento, la degenza post-operatoria e le possibili complicanze sono del tutto analoghe a quelle dell’intervento di routine.
L’intervento ha un durata di 4-6 ore a seconda della tecnica chirurgica adottata e delle condizioni anatomiche del paziente.
Infiammazione della vescica
Chiamata anche sindrome del dolore vescicale (IC/PBS, Interstitial Cystitis/Painful Bladder Syndrome), è una malattia cronica della vescica che provoca dolore, urgenza e frequenza nella minzione. La diagnosi di questa condizione eterogenea, secondo le raccomandazioni internazionali, non è facile, deve inoltre esistere la consapevolezza di sospettarla.
Rimozione chirurgica della vescica urinaria e della prostata assistita roboticamente con il sistema da Vinci e diversione urinaria; un cambiamento paradigmatico nella gestione chirurgica del cancro vescicale. La cistoprostatectomia radicale resta il trattamento di riferimento per il cancro vescicale invasivo.
E' l'indagine che permette di guardare l’interno della vescica in endoscopia
Tale nuova metodica è utilizzata nella stadiazione dei pazienti con carcinoma vescicale non muscolo invasivo, nei pazienti con citologia urinaria positiva, ma con cistoscopia classica negativa, nel monitoraggio di pazienti con diagnosi di carcinoma in situ ed in quelli con carcinoma multifocale. Il suo impiego è rimasto limitato per vari motivi pratici.
È un nuovo tipo di cistoscopia che insieme a quella a fluorescenza si propone di migliorare le potenzialità diagnostiche della cistoscopia classica a luce bianca. E’ un’immagine ottica ottenuta dall’assorbimento da parte dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi di un particolare tipo di luce con determinate caratteristiche denominata “a banda stretta”; essa ha un potere penetrativo molto basso ed è in grado di mettere in risalto la architettura delle strutture vascolarizzate ed in particolare dei capillari presenti in superficie contrastandoli con il tessuto sano. A differenza della precedente può essere usata la cistoscopia flessibile. Anche questa tecnica ha trovato un impiego limitato.
Cistoscopio rigido a luce blu il cui funzionamento si basa sulla selettiva produzione ed accumulo di particolari sostanze fluorescenti quali le porfirine e principalmente la proto porfirina IX, prodotte selettivamente da tessuti tumorali dopo la instillazione endovescicale dell’estere dell’ acido 5-amminolevulinico denominato examminolevulinato. E' un farmaco piuttosto costoso ed i vantaggi derivanti dal suo impiego sono superiori alla cistoscopia standard solo in alcuni casi.
Disciplina biologica che ha come oggetto lo studio della morfologia e della fisiologia della cellula. L’impiego del microscopio elettronico e i progressi compiuti dalla chimica biologica hanno consentito di approfondire la conoscenza della struttura e della composizione molecolare dei vari componenti cellulari.
La classificazione TNM dei tumori maligni è un sistema di classificazione dei tumori internazionale, a partire da cui si può ricavare lo stadio della malattia, proposto da Pierre HYPERLINK "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pierre_Denoix&action=edit&redlink=1"Denoix nel 1946HYPERLINK "https://it.wikipedia.org/wiki/1946".
Ogni tumore viene classificato attraverso questa sigla, che ne riassume le caratteristiche principali, contribuendo a determinare la stadiazione, da cui deriveranno, insieme con altri fattori, le scelte terapeutiche e la prognosi (probabilità di guarigione) associata. A partire dalla conoscenza dei parametri della classificazione TNM, si può ricavare lo stadio in cui si trova il tumore maligno, cioè l'estensione della malattia.
Parte intermedia dell'intestino crasso, tra l'intestino retto e l'intestino cieco
Comunicazione fra il colon e l'esterno effettuata chirurgicamente.
Comitato indipendente composto da medici e ricercatori non direttamente coinvolti in uno Studio Clinico che ne esaminano gli aspetti statistici, verificano la sperimentazione in vari momenti prestabiliti e possono raccomandare agli sperimentatori di interrompere o modificare lo studio. Questo si verifica, per esempio, se i dati indicano che il nuovo trattamento è molto più efficace del placebo o della terapia standard.
Allo stesso modo, se si evidenziano condizioni di rischio per la salute dei pazienti (se il rischio del nuovo trattamento è superiore ai benefici) questo comitato può richiedere l’interruzione o la modifica dello studio per garantire la sicurezza dei pazienti. Infine, sulla base dei dati esaminati, il DSMB può raccomandare la continuazione dello studio nel suo disegno originale.
È il comitato responsabile della tutela della salute dei partecipanti e di assicurare che lo studio rispetti i codici etici e giuridici che governano la pratica della medicina nel Paese in cui viene condotto uno Studio Clinico.
Il compito del Comitato Etico è analizzare il protocollo dello studio e dei assicurare che lo studio rispetti precisi criteri e standard etici e che i benefici potenziali del nuovo trattamento siano maggiori dei rischi.
Generalmente composto da medici, altri studiosi e membri della società (tra cui membri della chiesa e laici), in definitiva questo comitato esamina il protocollo dello studio e vigila sullo studio per garantire la tutela e la sicurezza dei pazienti.
Sono condizioni che contrastano il processo di guarigione che si dovrebbe verificare entro poche decine di giorni. È importante sottolineare che ogni azione chirurgica produce alterazioni nell’organismo che lo subisce. Queste alterazioni colpiscono vari apparati e sistemi che sono costretti così a variare la propria omeostasi (l'attitudine propria degli organismi viventi a conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne dell'ambiente tramite meccanismi di autoregolazione).
Il condom urinario maschile esterno é una guaina sintetica o di semplice gomma che viene posta sopra il pene, nello stesso modo in cui viene usato il condom per la contraccezione. Diversamente da un normale condom, il condom maschile esterno ha un connettore al quale viene collegato un tubo di drenaggio, che consente all’urina di fluire in una sacca di raccolta per le urine allacciata intorno alla gamba. Inoltre, diversamente dai normali condom, la maggioranza dei cateteri maschili esterni sono auto-adesivi. Il catetere maschile esterno é un dispositivo non-invasivo, poiché non crea alcun contatto con la mucosa dell’uretra . I cateteri maschili esterni possono essere usati per trattare l’incontinenza, che non può essere gestita diversamente. Il catetere maschile esterno é anche conosciuto come: catetere condom, guaina urinaria, sistema di drenaggio condom, guaina del pene, catetere esterno, sistema di raccolta urine, condom urinario o addirittura con lo slang, Texas Condom
E' sinonimo di uretero ileo cutaneo stomia, ovvero, l'intervento di derivazione secondo Bricker.
Procedimento attraverso il quale il paziente, dopo aver appreso gli scopi ed i vari aspetti della cura cui è candidato decide di acconsentire ad essere curato. Il consenso informato si applica anche agli studi clinici. Ovviamente, ogni paziente può decidere di non partecipare ad uno studio. Questo procedimento si basa su un documento che definisce quanto il paziente debba sapere dei potenziali rischi e benefici della terapia, prima di decidere se sottoporvisi o meno (il consenso informato è richiesto per tutti gli studi regolamentati e controllati, così come da molte legislazioni nazionali). Se il paziente firma il consenso informato e comincia uno studio clinico, egli/ella sarà libero di interrompere lo studio in qualsiasi momento ed avrà diritto a ricevere ogni altra cura disponibile.
La ragione per Non eseguire un trattamento medico specifico (esame e terapia)
o tomografia computerizzata a fascio conico è una tecnica di imaging biomedico in cui una tomografia computerizzata viene realizzata mediante dei raggi X .
E' la sigla con cui si parla dell’esame citologo delle urine, Consiste nell’esame microscopico delle cellule sospese nelle urine e che vengono raccolte dalla centrifuga.
Si dice curativo quando l'obiettivo della cura (chirurgia, radioterapia, trattamento farmacologico) è la scomparsa della malattia.
La chirurgia robotica in urologia con il robot da Vinci è l’ultima evoluzione di interventi mininvasivi, nei quali il chirurgo non opera con le proprie mani, ma manovra un robot a distanza, rimanendo seduto a una console dotata di pedali e controlli manuali per la gestione degli strumenti chirurgici e della fibra ottica. Il sistema computerizzato trasforma il movimento delle mani in impulsi che vengono convogliati alle braccia robotiche, eliminando i movimenti involontari e consentendo una reale visione tridimensionale del campo operatorio, con ingrandimento fino a 10 volte dell’area, garantendo così una maggior precisione. L’utilizzo della chirurgia robotica consente di ridurre il sanguinamento e il dolore post-operatorio, i rischi di infezione e i tempi di degenza. L’intervento eseguito con i robot garantisce il recupero più rapido dei pazienti e di preservare le funzioni urinarie e sessuali negli interventi alla vescica. A più di dieci anni dalla sua introduzione nel mondo e dopo tutti gli studi apparsi in letteratura l'efficacia della chirurgia robotica ha dimostrato equivalenza rispetto alla chirurgia tradizionale. Inoltre, la cistectomia radicale, data l'estensione della fase demolitiva e la difficoltà della fase ricostruttiva risulta particolarmente impegnativo per la chirurgia robot assistita, è al momento praticato in un limitato numero di centri, ancora in fase sperimentale.
Questo aggettivo viene riservato agli individui in un grave stato di deperimento organico, conseguente a malattie più o meno gravi, a tossicodipendenze e/o a denutrizione/malassorbimento. o a lunghi cicli di terapia. L'aggravarsi di questa debilitazione generale porta alla cachessia HYPERLINK "http://www.my-personaltrainer.it/salute/cachessia.html"(vedi Cachessia) HYPERLINK "http://www.my-personaltrainer.it/salute/cachessia.html"o stato cachettico.
I soggetti defedati, e ancor più quelli cachettici, appaiono magri (perdita di massa muscolare), pallidi e languidi, e sono predisposti a svariate malattie opportunistiche, dalle quali un organismo sano ed in salute è perfettamente in grado di difendersi.
Rottura o apertura
È un evento spiacevole, ma relativamente comune tra i pazienti che hanno effettuato un intervento chirurgico e quindi dei punti di sutura. Questa condizione si verifica con l’ apertura parziale o totale lungo i punti creando una nuova ferita.
Impianto idraulico creato chirurgicamente, attraverso una stomia, che permette di veicolare l'urina dai reni all'esterno del corpo dove contenerla in appositi serbatoi fino al momento del loro svuotamento manuale.
Sono tecniche chirurgiche che prevedono la ricostruzione di una nuova vescica che si ottiene mediante l’impiego di una parte dell’intestino. Questa nuova vescica, oltre a svolgere la funzione di immagazzinamento dell’urina viene svuotata con il controllo della volontà.
Determinazione di natura o sede d'origine di una malattia in base alla valutazione dei sintomi.
Vedi anche Cistoscopia a Flurescenza
La tecnica PDD consente di scoprire il tumore vescicale in fase molto precoce. Si tratta della cistoscopia a fluorescenza che prevede l’instillazione in vescica di un agente fotosensibilizzante (hexaminolevulinate hydrochloride). Dopo sessanta minuti e per cinque ore si ottiene un accumulo di sostanze (profirine endogene) fluorescenti nelle cellule maligne non in quelle benigne di origine uroteliale. Le lesioni maligne illuminate con luce blu emettono una fluorescenza rossa , risultando cosi distinguibili rispetto alla mucosa normale pertanto, le aree della vescica dove è presente un tumore maligno possono essere rilevate visivamente e quindi essere rimosse con estrema precisione.
Sistema di test delle urine che può diagnosticare una condizione di cancro della vescica in una fase precoce. Agisce sulla base dell’individuazione delle proteine, che sono mediamente la causa del cancro (analisi delle proteine nelle urine). Sistema poco diffuso in quanto fornisce risultati incostanti.
Detta anche impotenza, viene definita “l'incapacità del soggetto di sesso maschile a raggiungere o mantenere un'erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente"
Difficoltà dell'orinare.
Farmaco o sostanza capace di aumentare la secrezione dell'urina.
Tecnica chirurgica consistente nel mantenere aperte alcune cavità naturali o ferite, per favorire lo scolo del pus e di altri liquidi ; il drenaggio può essere ottenuto attraverso l’uso di tubi appositamente concepiti.
La prima parte dell'intestino tenue, situata fra lo stomaco e il digiuno.
Il processo della ricerca, della valutazione e dell'uso sistematico dei risultati della ricerca contemporanea come base per le decisioni cliniche su ogni singolo paziente Anche Medicina dell'Evidenza.
E' l'ottenimento di immagini ottenute dagli ultrasuoni, attraverso delle macchine (gli ecografi) molto avanzate tecnologicamente e da un medico ecografiscompetente. Con questo esame non si fatica a riconoscere lesioni “produttive” (ovvero che crescono verso l’interno dell’organo) anche di piccole dimensioni.
È un effetto secondario , non voluto, e solitamente negativo, derivante da un farmaco o da un trattamento. Per esempio, la nausea è un effetto collaterale di parecchi trattamenti contro il cancro.
Intervento chirurgico che si svolge per via endoscopica, ovvero, introducendo lungo l'uretra (il tubicino che porta l'urina dalla vescica all'esterno) un sottile strumento cilindrico che contiene fibre ottiche luminose, per assicurarne la visione e consente di individuare le lesioni presenti sulla mucosa vescicale, un elettrobisturi, che permette di affettarle e asportarle, e cauterizzare le vene e le arterie della lesione. Questo intervento può essere curativo, nel caso di lesioni piccole e superficiali, oppure ha la possibilità di ottenere un campione di lesioni più voluminose per osservare l'eventuale presenza di infiltrazione della muscolare. Infatti, e' l'intervento fondamentale per ottenere il tessuto della lesione sul quale l'anatomo patologo può osservare al microscopio le caratteristiche delle cellule e la loro modalità di crescita. Questi elementi sono il fondamento delle scelte cliniche successive.
È l'ente comunitario istituito nel 1995 che si occupa di proteggere e promuovere la salute dei cittadini e degli animali valutando e monitorando i medicinali all'interno dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.
Sangue nelle urine.
È una terapia impiegata che utilizza la corrente elettrica per impartire un movimento accelerato e direzionale (verso il tessuto) di farmaci ionizzati in una soluzione intravescicale. Il risultato è che maggiori quantità di farmaco vengono applicate a più elevate profondità del tessuto, rispetto a quelle raggiunte con la diffusione passiva. Il tasso di somministrazione dei farmaci è completamente controllabile semplicemente variando l'intensità della corrente elettrica.
Nel trattamento del cancro superficiale della vescica viene impiegato contestualmente alle instillazioni di Mitomicina-C .
È un test diagnostico che permette di misurare tre importanti parametri del sangue di un individuo: i livelli di ossigeno circolante, i livelli di anidride carbonica circolante e il pH (o acidità). In altre parole, al termine di un'emogasanalisi, colui che vi si è sottoposto può sapere quanto ossigeno e anidride carbonica circolano nel suo sangue e qual è il valore del pH sanguigno. Viene eseguita soprattutto nei pazienti affetti da disturbi respiratori e in generale su pazienti intubati per regolare correttamente i parametri respiratori o per impostarli ai requisiti richiesti.
L'arresto, spontaneo o provocato, delle emorragie; part., la tecnica per prevenirle o frenarle nel corso di interventi chirurgici.
E’ un metodo di esplorazione che permette di visualizzare l'interno del corpo. Per questo esame viene utilizzato un endoscopio, un tubo ottico munito di microcamere che trasmettono le immagini in uno schermo.
Strumento dotato di un gruppo ottico illuminato con cui si esegue l'endoscopia. A volte dotato di dispositivi per piccoli interventi chirurgici, prelievi di tessuto o medicazioni. Impiegato nella cistoscopia.
L'inturgidirsi del pene, prodotto da attiva dilatazione dei suoi vasi sanguigni.
I globuli rossi o eritrociti, cellule prodotte dal midollo osseo e presenti in sospensione nel plasma insieme ai globuli bianchi e alle piastrine, costituiscono circa il 40% del volume del sangue.
È un'apertura nel tessuto muscolare normalmente chiuso, per esempio la parete addominale, inguinale ecc.
L'ernia della parete addominale include tutti i casi in cui un viscere intestinale, o una sua parte, fuoriesce dalla sua sede naturale approfittando della debolezza dei muscoli e delle fasce dell'addome o di una "porta" naturale come l'ombelico o altri canali.
Diventa pericolosa nel caso di ostruzione intestinale (ernia incarcerata). Quindi deve essere operato immediatamente.
Esame al microscopio del tessuto tumorale asportato che da numerose informazioni sul tipo di tumore : il tipo (carcinoma o altro) l'aspetto delle cellule all’aspetto normale ( in genere si usa una scala peggiorativa: 1 è il più simile alla cellula normale e 3 il più deforme), le modalità di crescita della lesione (papillare o invasiva) e quanto profonda è la infiltrazione al di sotto della mucosa.
Conosciuto anche come l’estemporanea al microtomo congelatore/criostato. È una tecnica diagnostica di anatomia patologica che può essere utilizzata durante un intervento chirurgico.
Tecnicamente consiste in una biopsia il cui prelievo e diagnosi avvengono durante l'intervento chirurgico. Al fine di garantire tempi di lavorazione estremamente brevi, la biopsia viene congelata all'interno di un particolare strumento denominato criostato all'interno del quale il campione viene posto con un particolare gel (OCT) su di un supporto speciale e quindi esposto a temperature molto basse (-35°). In questo modo la biopsia è in grado di congelarsi in pochi minuti ed essere pronta al taglio da parte del tecnico di laboratorio, il quale otterrà delle fette spesse pochi micron da far aderire su di un vetrino porta oggetto. In seguito il vetrino così allestito verrà colorato con sostanze coloranti specifiche per i tessuti ed una volta montato sarà pronto per la lettura al microscopio. È infine compito di un medico specialista in anatomia patologica porre la diagnosi su una sezione così allestita. Il tempo medio di allestimento di un esame intraoperatorio è di 10-15 minuti dall'arrivo del tessuto nel laboratorio.
Il paziente è malato, ma il test lo ha classificato sano. Esempio Test di urina: i risultati del test non mostrano risultati positivi (patologici), anche se sono presenti cellule tumorali.
Il paziente è sano, ma il test lo ha erroneamente classificato come malato. Esempio nel Test dell’urina: Il risultato mostra una esame positivo (patologico), sebbene non siano presenti cellule cancerose.
Il processo di Fast Track è stato ideato per facilitare lo sviluppo e accelerare la revisione di farmaci per il trattamento di gravi patologie, rendendoli così disponibili ai pazienti in tempi brevi. Infatti, la designazione di Fast Track consente al Produttore di presentare all'FDA (Food & Drug Administration in USA) risultati parziali non appena si rendano disponibili, senza aspettare il completamento dei test e l’invio di tutti i dati relativi, come avviene nella procedura standard per una NDA (New Drug Application = Un Nuovo Farmaco) . Inoltre, un programma di sviluppo di un farmaco che gode della procedura abbreviata permette alla società di interagire anticipatamente e frequentemente con la FDA nel corso dello sviluppo e del riesame di un farmaco.
È riconosciuta come una malattia correlata al cancro e non più considerata semplicemente come un insieme di sintomi che affliggono l’esistenza e fiaccano la volontà del malato di tumore (International Classification of Disease del Center for Disease Control and prevention - CDC).
Elementi che possono incidere sulla probabilità di sviluppo del tumore.
Nel Cancro della vescica si possono individuare il fumo di sigaretta (che costituisce il principale fattore di rischio), l'esposizione cronica alle amine aromatiche e nitrosamine (frequente nei lavoratori dell'industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio), eventuali radioterapie che hanno coinvolto la pelvi, l'assunzione di farmaci come la ciclofosfamide e la ifosfamide e l'infezione da parassiti come Bilharzia e Schistosoma haematobium, diffusi in alcuni paesi del Medio Oriente (Egitto in particolare).
È l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Esso dipende dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti.
E' un esame sofisticato delle cellule esfoliate dal tumore e presenti nelle urine. Mediante apposite "sonde" si rileva la presenza di alterazioni cromosomiche che, quando presenti nelle cellule tumorali, possono aiutare nel comprendere il rischio di ricaduta e, o, progressione della malattia. E' un esame che in passato è stato studiato estensivamente e che oggi è meno utilizzato. Il motivo è che non esiste un singolo esame che possa garantire la comprensione delle variabili numerose e complesse che regolano la ricaduta e la progressione del carcinoma della vescica, pertanto, le informazioni ottenute con questo test sono da considerarsi accessorie.
Comunicazione patologica (dovuta a malattia, cicatrici, effetti di altre terapie, ecc)) tra due strutture o tra due cavità dell'organismo o tra esse e l'esterno. Possono coinvolgere praticamente tutti gli organi del corpo e si formano con meccanismo patogenetico diverso. Le Fistole sono generalmente il risultato di uno stato di malattia, ma le fistole artificiali possono anche essere create chirurgicamente per la terapia.
A seconda dello stadio della malattia e del rischio di recidiva, nel corso delle visite programmate potrebbero essere effettuati esami differenti. Nel cancro non muscolo invasivo, questi esami devono essere ripetuti ogni 3-6 mesi per i primi due anni e successivamente ogni 6-12 mesi, oppure secondo le indicazioni dell'équipe di medici professionisti che segue il paziente. Lo scopo è riconoscere la presenza di malattia prima che dia sintomi, prima che assuma volumi tali da rendere poco efficace il tentativo di curarle.
Medico specialista in gastroenterologia, medicina che ha per oggetto di studio tutto l'apparato digerente. (Esofago, stomaco , intestino e gli organi ad esso collegati)
È stato dimostrato che molti fattori di rischio clinico e molecolare (ovvero presenti all'interno delle cellule) sono associati a una prognosi scarsa. Uno di questi fattori è l'espressione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR), che è sovra espresso* , cioè molto abbondante, in molti tumori epiteliali, inclusi i tumori della vescica. Inibire l'attività di questo recettore aiuta a rendere la cellula più sensibile alla chemioterapia. Ci sono diversi metodi per inibire l'attività di EGFR e può essere che l'uso di una terapia anti-EGFR, in combinazione con un trattamento più convenzionale, possa fornire un metodo per migliorare la prognosi per il cancro della vescica invasiva. Questa è un’altra area in cui stanno indagando i ricercatori.
* In biologia molecolare, con il termine espressione genica si intende il processo attraverso cui l'informazione contenuta in un gene (costituita di DNA) viene convertita in una macromolecola funzionale (tipicamente una proteina). In laboratorio, la proteina codificata da un gene è, in alcuni casi, espressa in quantità aumentata. Ciò può dipendere dall'aumento del numero di copie del gene, oppure da una maggiore forza di legame della regione del promotore.
Esercizi da svolgere quotidianamente utili per prevenire o rallentare il progressivo indebolimento che può interessare questa muscolatura atta a svolgere alcune funzioni del nostro organismo, compresa quella urinaria. La ginnastica pelvica è ottimale nei recuperi post chirurgia prostatica o di cistectomia radicale in presenza di neo vescica orto topica.
Il grado di aggressività del tumore o grado di differenziazione cellulare della neoplasia (grading) è indicato con (G), che va da 1 a 4. (Va tenuto presente che le cellule "sane" sono quelle completamente differenziate ossia quelle che si sono sviluppate fino ad arrivare ad avere le caratteristiche per svolgere perfettamente le funzioni per le quali sono state destinate.
Il grading considera parametri ora citologici, ora istologici, ora entrambi a seconda dell'istogenesi del tumore.
Aspetto delle cellule tumorali infiltrate nei tessuti che rivestono la vescica o le vie urinarie.
Aspetto delle cellule tumorali infiltrate nei tessuti che rivestono la vescica o le vie urinarie.
La vescica è avvolta da uno strato di tessuto grasso che ricopre il muscolo detrusore.
Unità della dose energetica (per energia di massa assorbita) da radiazioni ionizzanti, che prende nome dal fisico Louis Harold Gray. 1 Gy = 100 rad (dose assorbita dalle radiazioni).
Negli studi clinici, il gruppo di controllo è composto da un gruppo di pazienti che riceve il trattamento (farmacologico o metodologico) standard, correntemente utilizzato nella pratica medica e considerato efficace sulla base di studi precedenti. I risultati ottenuti nei pazienti che ricevono i nuovi trattamenti in sviluppo saranno confrontati con quelli ottenuti nei pazienti del gruppo di controllo. In quei casi ove non esista alcuna terapia standard per una particolare malattia, il gruppo di controllo non riceve alcun trattamento. Nessun paziente, però, viene posto in un gruppo di controllo senza trattamento se esiste anche un solo trattamento efficace già disponibile.
Medicinale solo per uso diagnostico. La cistoscopia a fluorescenza con luce blu di Hexvix è indicata in aggiunta alla cistoscopia standard a luce bianca per contribuire alla diagnosi e alla gestione del tumore alla vescica in pazienti con tumore alla vescica noto o con elevato sospetto.
È la dilatazione del bacinetto renale, ed eventualmente anche dei calici renali, a spese del parenchima, dovuto al ristagno di urina. Il ristagno è causato da un ostacolo cronico a valle, che non permette il deflusso del liquido.
È una dilatazione di uno o entrambi gli ureteri, dei bacinetti renali ed eventualmente dei reni dovuta ad un abnorme ristagno di urina che, prodotta dai reni, non riesce ad arrivare in vescica e si accumula negli ureteri ristagnando e dilatandoli.
Nell'anatomia dell'apparato digerente l'ileo (lat. ileum) è la parte finale dell'intestino tenue, che segue il duodeno ed il digiuno. È separato dal cieco dalla valvola ileocecale.
Nell'uomo misura dai 2 ai 4 metri ed il suo pH è generalmente compreso tra 7 ed 8.
La sua funzione principale è quella di assorbire la vitamina B12, gli acidi della bile ed eventuali prodotti non assorbiti dal digiuno.
È una tecnica chirurgica che consente l'apertura dell'ileo sulla superficie addominale (vedi: Uretero-Ileo-Cutaneo-stomia).
L'imaging a risonanza magnetica (Magnetic Resonance Imaging, MRI), detto anche tomografia a risonanza magnetica (Magnetic Resonance Tomography, MRT) o risonanza magnetica tomografica (RMT), oppure semplicemente RM, è una tecnica di generazione di immagini usata prevalentemente a scopi diagnostici in campo medico, basata sul principio fisico della risonanza magnetica nucleare.
Sono farmaci particolari che agiscono sul sistema immunitario dell’organismo per stimolarlo ad attaccare le cellule tumorali. Le terapie immuno-oncologiche attivano il sistema immunitario, mettendolo nella condizione di riconoscere e attaccare le cellule tumorali, come anche di tenerne sotto controllo la crescita talvolta per molti anni dopo la sospensione della terapia.
Per farlo utilizzano diverse strategie:
Il BCG è un ceppo vivente attenuato di Mycobacterium bovis. Quando viene instillato nella vescica, innesca una risposta immunitaria nella mucosa, che alla fine uccide le cellule neoplastiche. Le cellule immuni quali i granulociti, i macrofagi ed i linfociti, nell’ambito della reazione infiammatoria, si trasferiscono nel tessuto inducendo l’eliminazione del tumore. Meno differenziato (ossia più aggressivo) è il tumore, più risulta sensibile al BCG.
La mancata comparsa di erezione in presenza di stimolazione erotica , o la comparsa di erezione insufficiente alla penetrazione,
L'incontinenza urinaria è una involontaria perdita delle urine, che determina un peggioramento della qualità della vita. Questa condizione medica è frequentemente il risultato di una sottostante condizione medica curabile, ma che viene spesso sottostimata dai medici. Si chiama incontinenza da sforzo, la perdita che si verifica quando viene esercitata pressione sulla vescica ad esempio in seguito a colpi di tosse, starnuti, salti, riso, sollevamento pesi o una corsa. Nell'uomo l'incontinenza da sforzo è principalmente causata da chirurgia sulla vescica o sulla prostata.
La ragione per eseguire un trattamento medico specifico (esame e terapia).
Misure per individuare il cancro il più presto possibile, ad es. - Esami di screening.
Figura complementare al medico e di rilievo centrale nell'erogare l'assistenza sanitaria in senso lato (terapie, mobilizzazione, alimentazione, medicazioni, ecc).
Le infiltrazioni neoplastiche sono una caratteristica tipica di certe neoplasie che spesso contribuiscono a determinarne il grado di mortalità, specie nel caso di neoplasie maligne. Infatti viene detto infiltrante un tumore che accrescendosi non si limita a comprimere i tessuti adiacenti ma si propaga e si diffonde per contiguità negli stessi modificandone la struttura. Un tumore infiltrante è pertanto molto più difficilmente asportabile per via chirurgia o curabile mediante tecniche invasive, per esempio la radioterapia, senza procurare danni ai tessuti sani.
È il metodo più diffuso per praticare la chemioterapia. Un tubicino di plastica detto catetere viene introdotto in una vena (normalmente nel braccio) e il farmaco diluito viene iniettato sull’arco di diversi minuti. Se serve una grande quantità di liquido, questo viene somministrato sotto forma di infusione (flebo) nell’arco di qualche ora. Alcuni farmaci chemioterapici vengono diluiti e somministrati attraverso una pompa portatile a batterie collegata ad un PICC o PAC. Le pompe hanno diverse misure, ma normalmente sono piccole e abbastanza leggere per essere portate in giro in una borsa o attaccate ad una cintura. La pompa è programmata per rilasciare continuamente una quantità stabilita di farmaco in un determinato periodo di tempo. Ciò significa che si può ricevere il trattamento a casa e le visite in ospedale sono necessarie per ricaricare la pompa quando il farmaco è finito.
Un metodo di trattamento per la terapia della disfunzione erettile mediante iniezione intracavernosa (nel pene) di principi attivi (per esempio papaverina).
È la somministrazione di un farmaco nella vescica urinaria per mezzo di un catetere. Questa procedura consente di far pervenire il farmaco all’urotelio, riducendo gli effetti collaterali sistemici a paragone con la somministrazione orale o parenterale del farmaco. La procedura è nota anche come instillazione della vescica, trattamento intravescicale, terapia intravescicale.
La procedura prevede che i fluidi vengano lentamente introdotti nella vescica e lasciativi permanere per un periodo di tempo indicato, prima di essere drenati, espulsi o prelevati. Viene effettuata per esporre i tessuti di una particolare area alla soluzione.
Proliferazione di cellule tumorali nei tessuti o negli organi adiacenti.
L'ipertermia oncologica è impiegata nella cura di alcuni tumori sensibili ad un trattamento combinato con la radioterapia e/o chemioterapia. Essa consiste nel riscaldare tra i 41 °C ed 44 °C lesioni tumorali di diverse dimensioni poste a diverse profondità in organi o parti anatomiche del corpo umano.
Deficiente afflusso di sangue a un distretto dell'organismo, con conseguente sofferenza dei tessuti.
L'asportazione chirurgica dell'utero.
Branca della biologia che studia la struttura microscopica dei tessuti e degli organi vegetali e animali.
Tessuto di sostegno della mucosa.
Per laparotomia, (gr. lapara, ventre e tomè, incisione) o celiotomia (gr. koilia, cavità) si intende una incisione chirurgica della parete anteriore dell'addome che consente l'accesso alla cavità addominale e agli organi in essa contenuti.
Sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
Il termine libido, letteralmente traducibile come desiderio o voluttà, identifica un concetto cardine della teoria psicoanalitica. Secondo la teoria freudiana, la libido rappresenta la pulsione principale, se non l'unica, di natura puramente sessuale dell'uomo.
Fluido presente nei vasi linfatici. Simile per composizione ai liquidi interstiziali, ad eccezione della linfa proveniente dall'intestino e dal fegato, più ricca di proteine. La linfa contiene i fattori della coagulazione, ma il coagulo che si forma è molto meno compatto di quello del sangue.
Il linfedema è un ristagno di linfa nei vari distretti dell'organismo, espressione di una compromissione del sistema linfatico.
Il linfedema primario è causato da anomalie congenite a carico del sistema linfatico.
Il linfedema secondario può conseguire a patologie (adenopatie, diabete, linfangite, cellulite batterica, erisipela, filariosi linfatica) o derivare dalla rimozione chirurgica dei linfonodi (eseguita, per esempio, per asportare masse tumorali).
Quando un organo si ammala di tumore è possibile che alcune cellule tumorali escano dai confini dello stesso e vengano catturate dai linfonodi più vicini. Per questo motivo in alcuni pazienti con tumore, la rimozione dei linfonodi viene eseguita al fine di ottenere una più precisa stadiazione della malattia e anche perché la rimozione di eventuali linfonodi ammalati può avere un effetto sulla storia naturale della malattia.
Dopo l’intervento di Cistectomia (rimozione della vescica ) viene prelevato un numero prestabilito di linfonodi nel piccolo bacino per effettuare l'esame istologico. Nel caso di presenza di cellule tumorali, le informazioni sui linfonodi rimossi vengono utilizzate per ulteriori pianificazioni nel trattamento del paziente (ad es. la Chemioterapia)
I linfonodi sono piccoli organelli con la funzione di filtrare liquidi e proteine provenienti da tutto l’organismo. I infonodi rappresentano una delle prime sedi dove la malattia vescicale può diffondersi. La loro asportazione durante l’intervento di Cistectomia consente di valutarne l’estensione e, di conseguenza, stabilire la gravità della malattia.
Perdita extracorporea di linfa.
Essa può avvenire frequentemente attraverso brecce chirurgiche come complicanza di un intervento, ma può altresì essere presente in tutti quei linfedemi, acuti e cronici, in cui l’aumento della pressione interstiziale sia tale che la linfa trasudi letteralmente attraverso la cute.
L'ematuria è la presenza di sangue nelle urine. Si parla di macroematuria se il quantitativo di sangue eliminato è tale da modificare il colore delle urine, che assumono un aspetto francamente rosso o marrone, "a lavatura di carne", "color coca-cola" o "color tè carico" a seconda della quantità di sangue presente.
Che si vede ad occhio nudo.
È un’alternativa all’Ureterosigmoidostomia Bilaterale
Le malattie rare sono caratterizzate dalla bassa prevalenza ed un elevato grado di complessità e queste caratteristiche comportano i due maggiori fattori di difficoltà per diagnosi e cura oltre che rappresentare la causa dello scarso interesse per il loro studio, la produzione di farmaci e l'istituzione di piani sanitari e di assistenza. Per questa assenza di attenzioni vengono definite malattie "orfane".
I microrganismi patogeni (detti anche semplicemente agenti patogeni) sono agenti biologici responsabili dell'insorgenza della condizione di malattia nell'organismo ospite. Si distinguono in: Virus, Procarioti, Batteri e sono tutti tipi comuni di patogeni che possono causare malattie patogene o infettive. Questi agenti patogeni possono essere trovati nell'aria, nel suolo e nell'acqua, e l'infezione può verificarsi in seguito a toccare, mangiare o bere qualcosa che è infettato da un germe. Le malattie patogene sono la causa principale della morte in tutto il mondo, secondo Medline Plus.
Nel caso di un tumore ne indica la capacità di crescita che mira ad imporsi sulle cellule normali , alla crescita infiltrativa, alla capacità di disseminare cellule in tutto l'organismo ospite che a loro volta crescono, infiltrano e conducono a morte.
In oncologia col termine marcatori tumorali, o indicatori tumorali o marker tumorali, vengono indicate delle sostanze riscontrabili nel sangue o meno spesso nel liquido ascitico (residente nella cavità addominale) che presentano un aumento significativo della loro concentrazione in alcuni tipi di neoplasia. Un livello elevato di un marcatore tumorale può indicare la presenza di un cancro. Non tutti i tumori producono marcatori; il cancro della vescica è uno di questi.
Oltre ai pilastri della medicina convenzionale, ossia la chirurgia, le terapie farmacologiche (es. la chemioterapia) e la radioterapia, e l'immunoterapia, molti malati di cancro ricorrono a terapie complementari, che non vanno intese come soluzione alternativa ai trattamenti convenzionali, ma appunto complementare. Noti metodi di medicina complementare sono la terapia del vischio, l'omeopatia, l’agopuntura, la medicina tradizionale cinese e le terapie naturali. Queste terapie non influiscono sulla crescita o la diffusione delle cellule tumorali, perciò non possono curare il cancro. Tuttavia, molte terapie complementari sono in grado di migliorare il benessere generale e la qualità della vita durante e dopo una terapia anticancro.
Le sostanze che assumiamo con il cibo e l’ossigeno dell’aria che respiriamo vengono trasformati dalle cellule del nostro organismo in energia e nuovo materiale di ricambio, indispensabili per svolgere le attività del corpo e per mantenerlo in buone condizioni di salute. L’insieme delle trasformazioni chimiche che avvengono nella cellula per produrre energia e nuova materia si chiama metabolismo.
Riproduzione a distanza nell'organismo di un processo infettivo o tumorale.
La formazione delle metastasi, spesso denominate "localizzazioni secondarie", in genere si associa alle fasi avanzate della malattia oncologica, ma non sono infrequenti i casi in cui è proprio una metastasi a svelare la presenza del cancro.
I mezzi di contrasto (abbreviati in m.d.c.) o agenti di contrasto sono sostanze in grado di modificare il modo in cui una regione analizzata appare in una immagine medica. Specificamente, alterano il contrasto di un organo, di una lesione, o di qualsiasi altra struttura rispetto a ciò che la circonda, in modo da rendere visibili dettagli che altrimenti risulterebbero non apprezzabili.
I mezzi di contrasto vengono impiegati prevalentemente nell'ambito della diagnostica radiologica (Radiologia tradizionale, Angiografia, TC) o della Risonanza magnetica nucleare. Non devono essere confusi con i radiofarmaci, sostanze radioattive impiegate in Medicina Nucleare per studi di tipo funzionale.
Ogni tecnica di imaging ha i propri mezzi di contrasto; che necessariamente hanno caratteristiche diverse dipendentemente dal metodo di formazione delle immagini.
L'ematuria è la presenza di sangue nelle urine. Si parla di microematuria se il quantitativo
di sangue eliminato è modesto e non modifica il colore delle urine. La microematuria si diagnostica solo con un esame delle urine, effettuabile con le strisce reattive o con l'esame microscopico del sedimento urinario dopo centrifugazione. In quest'ultimo caso per parlare di microematuria è necessaria la presenza di almeno 5 globuli rossi per campo microscopico all'ingrandimento di 40X.
La mitomicina C (MMC) è un agente chemioterapico che inibisce la sintesi del DNA nelle cellule neoplastiche. La MMC , impiegata per le instillazioni endovescicali, induce una riduzione del tasso di recidivazione dal 54% al 38%, ma non ha altrettanta efficacia sul rischio di progressione.
Nelle statistiche attuariali il termine morbilità viene spesso utilizzato per esprimere la frequenza con cui una malattia si manifesta in una determinata cerchia di persone. Mentre con morbosità s'intende la frequenza di tutte le malattie che eventualmente si possono verificare in una determinata cerchia di persone.
E’ l'aspetto visivo del tumore e un primo indice delle sue capacità aggressive. Più in dettaglio, quanto più le cellule appaiono simili alle cellule normali tanto meno aggressiva è la malattia, E, al contrario, quanto più l’ aspetto, la forma, i rapporti tra le parti che la compongo, è sovvertito tanto più la malattia ha capacità di crescita aggressiva.
Il rapporto percentuale fra il numero dei morti e il numero dei componenti di una popolazione relativamente a un determinato periodo di tempo o a un determinato fenomeno.
È possibile che i pazienti nei quali viene ricostruita una neovescica trovino, nei primi mesi dopo l'intervento, muco nelle urine. Tale fenomeno è assolutamente normale poiché l'intestino è stato trasformato in una vescica e svolge una funzione che normalmente non gli compete. Il muco in alcuni mesi tende a diminuire e scomparire.
Il sottile strato che riveste l'interno di tutto l'apparato urinario, come una tappezzeria.
Struttura che in genere collega segmenti ossei e che è in grado di contrarsi producendo lo spostamento di questi (movimento).
È una procedura che consiste nella puntura delle cavità renali attraverso la cute della regione lombare, sotto controllo ecografico e/o radiologico, allo scopo di realizzare una comunicazione stabile tra le cavità renali e l'esterno per mezzo di un catetere in materiale soffice da connettere ad un raccoglitore.
Il catetere nefrostomico può essere raccordato ad una comune sacca di raccolta per le urine oppure, per evitare dislocazioni accidentali, vengono anche impiegati dei sacchetti raccoglitori adesivi che vengono posizionati direttamente sulla cute della regione lombare.
Si definisce tale la chemioterapia attuata prima della chirurgia o della radioterapia per ridurre le dimensioni del tumore e facilitarne l’asportazione.
Serbatoio per l'urina, creato durante le operazioni di ricostruzione ed impiantato nella sede della vescica nativa, che si ottiene mediante l’impiego dell’intestino. Si confeziona isolando un segmento di intestino di una quarantina di centimetri e da questo tubo si ottiene una sacca.
Nicturia è un termine medico per indicare un'eccessiva minzione notturna. Durante la notte, il corpo produce una minore quantità di urina, più concentrata. Questo significa che la maggior parte degli individui non ha bisogno di svegliarsi per urinare e può dormire ininterrottamente per 6-8 ore.
Se è necessario svegliarsi diverse volte per notte per urinare, probabilmente si soffre di minzione notturna eccessiva.
La causa più comune della nicturia è un'infezione delle vie urinarie (IVU), che provoca bruciore frequente e bisogno di urinare nel corso del giorno e della notte. In genere l'infezione viene trattata con antibiotici.
La nicturia può essere causata da svariate patologie, tra cui:
Generalmente negli individui sani i livelli della proteina NMP22 nelle urine sono bassi, mentre aumentano nei pazienti affetti da tumore alla vescica, anche nelle fasi iniziali della malattia. Alere NMP22® Test è un immunodosaggio enzimatico (EIA) per la determinazione quantitativa in vitro della proteina NuMA (Nuclear Mitotic Apparatus) nell'urina stabilizzata, ottenuta tramite minzione. Il NuMA è un componente abbondante delle proteine della matrice nucleare (NMP22). Alere NMP22®BladderChek® Test è l'unico test ambulatoriale approvato dalla FDA (Food & Drug Administration) come ausilio nella diagnosi e nel monitoraggio del tumore alla vescica abbinato a procedure diagnostiche standard. Entrambi i test sono indolori e non invasivi e rilevano livelli elevati di proteina NMP22.
Architettura di un tumore con aspetto complesso e disorganizzato al microscopio, che macroscopicamente corrisponde ad una lesione di aspetto nodulare, a contorni tondeggianti con base di impianto larga (come una sorta di bitorzolo, o più bitorzoli confluenti).
Ogni nuovo farmaco per il quale l'Autorità Sanitaria (quale ad esempio quella Italiana od Europea) ha concesso di essere utilizzato negli studi clinici, ma che non può ancora essere commercializzato.
Lo studio medico dei tumori.
Studioso di oncologia, settore della medicina che si occupa dello studio e della cura dei tumori.
In chirurgia: trapianto ortotopico, innesto ortotopico, nei quali un organo o un tessuto vengono collocati nella sede naturale (contrapposto a eterotopico ).
Un blocco o una costrizione di vasi o canali, ad es. una costrizione o spostamento degli ureteri con scarico urinario bloccato. Ciò porta ad una disfunzione renale con dilatazione del bacino renale e il rischio di morire per ritenzione renale (congestione renale). Situazione da trattare in maniera urgente = Nefrostomia.
Architettura di un tumore. La sua forma è una sorta di cespuglio determinato dallo sviluppo di strati di cellule più numerosi e in eccesso rispetto al normale, che conferisce al tumore il tipico aspetto arborescente, o “papillare”. Potremmo assimilarlo anche ad un cespuglio, dove è quasi sempre riconoscibile una base di impianto più sottile, che si inserisce nella terra, ed una parte più ampia ricoperta di fronde e foglie.
La parete della vescica è costituita da quattro strati di differenti tessuti. La tunica mucosa è costituita da un epitelio di rivestimento di transizione (ovvero un tessuto in cui il numero di strati e la forma delle cellule varia a seconda che la vescica sia piena o vuota) e da una tonaca propria di connettivo (lamina propria). Più esternamente abbiamo la tunica muscularis, costituita da fasci di muscoloHYPERLINK "https://it.wikipedia.org/wiki/Muscolo_liscio" liscio. Infine abbiamo un rivestimento connettivale chiamato tunica sierosa. Ancora più all’esterno è presente il grasso perivascolare che facilita la funzione della parete vescicale
È lo studio dei modi e dei processi fisiopatologici attraverso cui avvengono le alterazioni dello stato fisiologico che portano allo stabilirsi e allo svilupparsi di una malattia.
Conosciuta anche come medicina di laboratorio, analisi clinica o biologia clinico-medica, è quella branca della patologia che si occupa di analizzare, mediante le molteplici indagini di laboratorio esistenti - batteriologiche, ematologiche, chimiche, immunologiche e parassitologiche - campioni biologici di tessuto, sangue o altri liquidi e secrezioni con l'obiettivo di valutarne i parametri fisiopatologici ed effettuare una diagnosi.
Il patologo clinico è il medico specializzato in patologia clinica che si occupa di analizzare campioni biologici di tessuto, sangue o altri liquidi e secrezioni effettuando indagini di morfologia macro e microscopica, analisi chimiche, immunologiche, microbiologiche e molecolari con l'obiettivo di individuare e diagnosticare la presenza di una patologia.
È la contrazione coordinata e ritmica delle fibre muscolari della parete intestinale. Anche gli ureteri sospingono l'urina dai reni alla vescica attraverso questo meccanismo.
Membrana sierosa costituente l'involucro degli organi addominali e il rivestimento interno delle pareti dell'addome.
È una tecnica diagnostica medica di medicina nucleare utilizzata per la produzione di bioimmagini (immagini del corpo) e che permette di rilevare l'accumulo di glucosio radiomarcato, utile per confermare una diagnosi di tumore e stabilire l'efficacia di una terapia.
A differenza della Tomografia computerizzata (TC) e della Risonanza magnetica nucleare (RM), che forniscono informazioni di tipo morfologico, la PET dà informazioni di tipo fisiologico permettendo di ottenere mappe dei processi funzionali all'interno del corpo.
La pielografia è un’indagine radiologica dell’apparato urinario, eseguita con l’ausilio di un liquido di contrasto in grado di rendere le alte vie urinarie indagabili ai raggi X. È quindi una metodica mini-invasiva che rientra tra gli esami contrastografici.
È una sostanza inattiva che viene paragonata ad un farmaco e viene somministrata sia per tenere conto degli effetti psicologici di un trattamento, sia come termine di confronto verso un trattamento ritenuto attivo. Solitamente si tratta di compresse, capsule o iniezioni che contengono una sostanza inerte, ma che assomigliano completamente alla medicina che si sta studiando. Un placebo può essere confrontato con un nuovo farmaco solamente se al momento dello studio non esiste un altro trattamento che sia ritenuto efficace per la malattia in esame.
Il costituente liquido del sangue, in cui è presente nella percentuale del 55% della massa totale: è una soluzione acquosa, di colore giallo e di carattere colloidale, contenente proteine, glicidi, lipidi, sali, che differisce dal siero per il contenuto di fibrinogeno; si usa spesso nelle trasfusioni invece del sangue intero.
Trattamento medico che prevede l'impiego di più farmaci chemioterapici con diverso meccanismo di azione.
Aumento, transitorio o permanente, della quantità di urina emessa, che può superare i due litri nelle 24 ore, dovuto per lo più a nefropatie o a diabete.
In patologia, esagerata frequenza della minzione.
Il catabolismo (vedi definizione) post-operatorio determina un “impoverimento” dell’organismo con un aumento della fragilità del paziente e del rischio di infezioni, un rallentamento dei tempi di recupero ed un allungamento dei tempi di cicatrizzazione. La condizione in cui si trova il singolo paziente dopo la chirurgia richiede “Trattamenti post-operatori” adeguati al caso specifico.
Azione diretta a impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati o dannosi. (La prevenzione del tumore considera più aspetti: stile di vita, cibi e ambienti che frequentiamo.) Tutto ciò concorre alla prevenzione del tumore.
Non esistono al momento programmi di screening o metodi di diagnosi precoce scientificamente affidabili per la prevenzione del tumore della vescica.. Anche la citologia urinaria può dare falsi negativi se le cellule tumorali sono difficilmente distinguibili dalle cellule sane.
Occorre quindi mettere in atto misure di prevenzione legate alle abitudini di vita che consistono nell'abolizione del fumo, una dieta sana ed equilibrata e la prevenzione per i lavoratori a rischio.
Previsione sul decorso e soprattutto sull'esito di un determinato quadro clinico.
Sviluppo accrescitivo dello stato della malattia.
E’ una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi. La prostata dell'uomo può essere palpata mediante esame rettale, essendo collocata circa 5 cm anteriormente al retto e all'ano.
È lo schema o il piano di trattamento che si utilizza per testare una procedura sperimentale o un nuovo trattamento.
È lo schema o il piano di trattamento che si utilizza per testare una procedura sperimentale o un nuovo trattamento.
Una combinazione di radioterapia e chemioterapia per il trattamento di tumori maligni. Questa terapia è più efficace di una singola radiazione o chemioterapia.
Nel caso di tumori superficiali, la radioterapia è meno utile in quanto possono essere completamente rimossi con una TURV. Nel caso di tumori invasivi muscolari (T2 o superiore), è un'alternativa minore alla Cistectomia, meno efficace, a cui si può ricorrere nei pazienti che non potrebbero superare l'intervento chirurgico.
Parte della medicina che utilizza le radiazioni ionizzanti a scopi clinici, diagnostici e terapeutici.
Medico specializzato in radioterapia per il cancro.
La radioterapia è un particolare tipo di terapia fisica che utilizza le radiazioni, in genere i raggi X, nella cura dei tumori. Queste radiazioni sono dette radiazioni ionizzanti.
I raggi X sono noti in medicina da tempo: sono stati scoperti più di un secolo fa, e da allora sono utilizzati sia a scopo diagnostico, come nel caso delle radiografie, sia a scopo terapeutico, nel caso appunto della radioterapia.
Le dosi di raggi X utilizzate nei due casi e le modalità di somministrazione sono differenti:
Quattro persone su dieci con tumore sono sottoposte a radioterapia, da sola o associata ad altri trattamenti quali la chirurgia e la chemioterapia.
I raggi elettromagnetici ad alta energia utilizzati in dosi diluiti per dare rilievo ad organi interni e strutture del tessuto corporeo .
Nel corso di uno studio clinico at random, la randomizzazione consiste nell’attribuzione casuale di ogni paziente che man mano viene ammesso al gruppo dei casi in trattamento sperimentale oppure al gruppo di controllo (trattamento standard, placebo o altro trattamento di confronto).
La randomizzazione si ottiene attraverso una procedura che garantisca a tutti i pazienti la stessa probabilità di essere assegnati ai relativi gruppi.
Se correttamente utilizzata, questa procedura costituisce gruppi di trattamento comparabili e omogenei, ossia bilanciati per tutti quei fattori prognostici capaci di influire sull’esito clinico dei pazienti (età, malattie concomitanti, fattori di rischio etc).
Così si raggiungono le condizioni necessarie per confrontare in modo attendibile e rigoroso i risultati tramite test statistici.
È la relazione fra rischi e benefici di un dato trattamento o procedura. Appositi Comitati Locali valutano se i rischi connessi ad un dato studio sono ragionevoli rispetto ai potenziali benefici. E' comunque facoltà del paziente decidere se, per sé stesso, sussiste tale ragionevolezza.
Ricomparsa del tumore .
Una caratteristica peculiare dei tumori della vescica, sia superficiali che infiltranti, è una certa tendenza a recidivare, ovvero a ricomparire a distanza di tempo dopo un’asportazione completa (anche in zone vescicali completamente diverse). Questo accade perché l’urotelio dei pazienti affetti da questa malattia presenta diffusamente delle alterazioni che predispongono la nascita del tumore.
In determinati casi un carcinoma superficiale della vescica può cambiare comportamento biologico (eventualmente anche dopo un’iniziale rimozione completa) e iniziare a infiltrare la parete muscolare della vescica: in questi casi si parla di progressione del tumore.
Queste due caratteristiche della neoplasia vescicale rendono di vitale importanza un adeguato monitoraggio nel tempo (follow up) dei pazienti anche dopo la rimozione del tumore.
È la risalita di urina dalla vescica verso il rene.
La gravità del reflusso varia da un grado I di basso livello ad un grado V di elevata entità.
L’urina viene prodotta dai reni, raccolta in cavità simili ad imbuti, chiamate bacinetti o pelvi renali, e convogliata negli ureteri, lunghi tubi che permettono all’urina di scendere dal rene fino alla vescica. Si distinguono le vie urinarie superiori che includono il rene, il bacinetto e l’uretere dalle vie urinarie inferiori che includono la vescica e l’uretra.
In condizioni di normalità l’urina, una volta giunta in vescica, non può più risalire nell’uretere.
Assenza di segni che indicano che la malattia è in atto.
Si parla in questo caso di remissione completa; se il volume del tumore si riduce per effetto delle terapie, la persona non accusa sintomi, e quindi non necessita al momento di ulteriore trattamento la remissione è parziale.
Organo pari la cui funzione è di filtrare sostanze tossiche dal sangue.
E’ l’asportazione del tumore tramite uno strumento tubulare attraversato da fibre ottiche che introdotto in vescica lungo l’uretra (il tubicino che porta la pipì dalla vescica all’esterno) permette di asportare la lesioni con un elettrobisturi. Di fatto questo elettrobisturi affetta per così dire progressivamente la lesione fino a eradicarla completamente. Permette inoltre di coagulare uno per uno tutti i vasi sanguigni che “nutrono” la lesione. Il materiale così ottenuto viene aspirato all’esterno e inviato all’esame microscopico.
È la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano.
Le misure che vengono prese per reintrodurre il paziente nella vita domestica e professionale dopo la malattia. Ciò include il trattamento successivo alle operazioni e le cure, nonché tutte le altre forme di assistenza previste dal Servizio Sociale.
È il ricercatore clinico che collabora alla preparazione del protocollo dello studio e che lo prova con i propri pazienti.
Si intende una persona che, nell'ambito di uno studio multicentro, agisce a nome del direttore dello studio assumendo responsabilità ben definite per talune fasi dello studio a lui demandate. La responsabilità del direttore dello studio per quanto concerne l'esecuzione globale dello stesso non può essere attribuita al ricercatore principale, e neppure l'approvazione del programma di studio e le relative modifiche, l'approvazione della relazione finale e la garanzia di applicazione dei principi di BPL.
Vedi Imaging
Per ritenzione urinaria o iscùria si intende la presenza di urina nella vescica come conseguenza dell'incapacità della stessa di svuotarsi. La ritenzione urinaria può essere incompleta, quando rimane un residuo di urina in vescica al termine della minzione, oppure completa, e in tal caso può insorgere in modo brusco o essere l'esito di una precedente ritenzione urinaria incompleta.
In generale, in presenza di ritenzione urinaria, la vescica è maggiormente soggetta a infezioni causate dal ristagno dell'urina.
Sinonimo di Biharziosi.
La scintigrafia ossea è un esame che, mediante l'iniezione in vena di un tracciante marcato con isotopi radioattivi, detto radiofarmaco, consente di individuare la presenza di metastasi allo scheletro. La tecnica è sicura, al punto che può essere utilizzata anche sui bambini: la quantità di radiofarmaco iniettata è infatti proporzionale al peso corporeo.
È un metodo di test diagnostico che viene utilizzato per l’accertamento precoce delle malattie. I corpi o le parti del corpo dei partecipanti vengono esaminati in modo sistematico. Viene impiegato in alcune malattie tumorali frequenti per scoprire persone ammalate, ad esempio lo Screening del cancro al seno con la Mammografia. Nel caso del cancro della vescica, il tasso di malattia è troppo basso per giustificare uno screening di massa. Nel caso di fumatori e di persone esposte a sostanze cancerogene professionali, è comunque utile effettuare dei controlli adeguati al rischio. La ricerca inoltre sta lavorando su metodi di test poco costosi e sicuri, che in futuro possono essere utilizzati anche per lo screening del carcinoma della vescica.
Chi riceve una diagnosi complessa e impegnativa come quella di cancro spesso desidera conferme da medici diversi da quello che lo ha in cura. È un bisogno psicologico comprensibile eppure un tempo chiedere quello che oggi si chiama un "secondo parere", ovvero l'opinione di un altro medico sia sulla diagnosi sia eventualmente sulla terapia, era considerato quasi una dichiarazione di sfiducia nei confronti del primo curante. Per fortuna le cose non stanno più così: la sempre maggiore specializzazione della medicina ha fatto sì che i medici stessi ricorrano, con sempre maggior frequenza, all'opinione di un collega che magari ha visto più casi di quella malattia.
Non solo: anche i pazienti oggi possono contare su servizi di secondo parere strutturati presso i maggiori centri oncologici nazionali, e organizzati in modo da fornire al medico curante il supporto necessario alla presa in carico dei casi più complessi.
Poter contare su più di un'opinione è un diritto del paziente, non un lusso: è importante però scegliere con attenzione il referente, nulla a che vedere con il "giro delle sette Chiese", ovvero la sorta di pellegrinaggio presso il maggior numero di medici possibili, indipendentemente dalla loro formazione.
Si definisce sensibilità di un esame diagnostico la capacità di identificare correttamente i soggetti ammalati, ovvero affetti dalla malattia o dalla condizione che ci si propone di individuare. Se un test ha un'ottima sensibilità, allora è basso il rischio di falsi negativi, cioè di soggetti che pur presentando valori normali sono comunque affetti dalla patologia o dalla condizione che si sta ricercando.
ALTA SENSIBILITÀ = alta probabilità che un soggetto malato risulti positivo al test; = bassa probabilità che un soggetto malato risulti negativo al test.
Tra i serbatoi di urina a bassa pressione ci sono la neovescica, l’ileo condotto e la sacchetta. La pressione nello spazio di raccolta è inferiore alla pressione dell'uretra. Questo sistema a bassa pressione è destinato a garantire un flusso permanente di urina e impedire il reflusso dell'urina nel rene.
Il sistema sfinteriale uretrale è la struttura muscolare che funge da sfintere dell'uretra. La sua funzione è quella di controllare l'emissione di urina dalla vescica e garantire la tenuta, ovvero, la continenza.
Sottile strato di connettivo che riveste l'esterno di un viscere.
Complesso di sintomi, che possono essere provocati dalle cause più diverse
(Eritrodisestesia palmo-plantare, EPP), indotta da trattamento chemioterapico.
La chemioterapia può portare alcuni effetti collaterali che influiscono sulla qualità della vita del paziente.
Indica un'alterazione, riferita dal paziente, della normale sensazione di sé e del proprio corpo in relazione ad uno stato patologico.
È una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari, di strutture e processi biologici, sviluppatasi nel corso dell'evoluzione, per difendere l'organismo da qualsiasi forma di offesa chimica, traumatica o infettiva alla sua integrità. Il sistema immunitario è quindi il sistema di difesa naturale del nostro organismo, che protegge da infezioni e malattie. Quando un organismo estraneo, ad esempio un batterio, entra nel nostro corpo, il sistema immunitario lo riconosce e lo attacca, impedendogli di causare un danno. Questo processo prende il nome di risposta immunitaria. Le cellule tumorali sono molto diverse dalle cellule normali dell’organismo perché hanno un codice genetico (DNA) danneggiato, e per questo motivo si riproducono in modo incontrollato. Il sistema immunitario è di solito abbastanza forte da attaccarle quando è in grado di riconoscerle. Tuttavia, le cellule tumorali spesso riescono a mascherarsi, assumendo l’aspetto di cellule normali, e ingannano in questo modo il sistema immunitario che non le riconosce come pericolose. Inoltre, come i virus, le cellule tumorali possono mutare, ossia cambiare, nel tempo, e quindi sfuggire alla risposta immunitaria.
La sopravvivenza globale è il periodo di tempo che intercorre tra la data di inizio di una terapia e la data del decesso.
La sopravvivenza libera da malattia è il periodo di tempo in cui il paziente non presenta malattia tumorale e che intercorre tra la data di inizio della cura e la data di ricomparsa della malattia.
La sopravvivenza libera da progressione è il periodo di tempo in cui la malattia non progredisce e che intercorre tra la data di inizio della terapia e la data di progressione documentata mediante esame TAC o RMN (risonanza magnetica nucleare).
Si definisce specificità di un esame diagnostico la capacità di identificare correttamente i soggetti sani, ovvero non affetti dalla malattia o dalla condizione che ci si propone di individuare. Se un test ha un'ottima specificità, allora è basso il rischio di falsi positivi, cioè di soggetti che pur presentando valori anomali non sono affetti dalla patologia che si sta ricercando.
ALTA SPECIFICITÀ = alta probabilità che un soggetto sano risulti negativo al test; = bassa probabilità che un soggetto sano risulti positivo al test;
È l'insieme dei metodi utilizzati per stabilire l'entità , la diffusione, della malattia di un paziente.
Livello che indica la profondità dell'infiltrazione del tumore nei tessuti che rivestono la vescica o le vie urinarie.
Il sistema TNM è il modo, universalmente accettato, per definire l’estensione di un tumore.
Il sistema TNM si basa sulla valutazione di tre elementi
L’aggiunta di numeri a queste 3 componenti indica l’estensione del tumore, cioè:
T0, T1,T2,T3,T4 N0,N1,N2,N3 M0,M1
È il riferimento più accurato per confermare un determinato dubbio diagnostico, al quale ogni altro esame (e soprattutto ogni altro nuovo esame) deve rapportarsi per avere validità diagnostica. In oncologia è quasi sempre il reperto istologico, mentre le tecniche di diagnosi per immagini (come la TC e la RM) hanno un'accuratezza inferiore. Nonostante ciò il test istologico soffre delle medesime ipoteche: il confine tra situazione patologica e situazione fisiologica non è quasi mai ben netto, definito. Questo comporta l'esistenza, anche per il gold standard, di falsi positivi e falsi negativi che ne inficiano l'accuratezza.
Lo stato dei linfonodi mostra se i linfonodi presenti nella zona del prelievo contengono il cancro: se il linfonodo è negativo significa che sono esenti cancro; se è positivo contengono il cancro.
Il numero dei linfonodi positivi determina il trattamento da fare e aiuta a prevedere le possibilità di sopravvivenza a lungo termine.
Restringimento patologico di un canale, di un orifizio, di un organo cavo o di un vaso: s. del piloro, s. tracheale. In urologia stenosi dell’uretra e dell’uretere.
Stitichezza
Deriva dal greco e significa 'bocca'. Essa indica un orifizio nel corpo.
Il ruolo dell'infermiere stomaterapista. Per soddisfare tutte le esigenze del paziente stomizzato, un ruolo fondamentale è ricoperto dall'infermiere esperto in Stomaterapia, Coloproctologia e Riabilitazione del pavimento pelvico in assistenza domiciliare.
E’ una procedura chirurgica con la quale si viene a creare un'apertura nel corpo. La stomia uroteliale è il risultato di un intervento chirurgico con il quale si crea un’apertura per poter mettere in comunicazione il rene con l’esterno che, anziché per via fisiologica, svuota il suo contenuto attraverso un’apertura creata artificialmente sulla parete addominale.
È un'indagine sistematica degli effetti di trattamenti farmacologici o metodologie, in relazione ad un piano formale di ricerca, generalmente condotto in una popolazione umana avente una data malattia o una classe di malattie correlate.
Gli studi possono riguardare tutti gli ambiti della ricerca, ovvero: prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori, aspetti di qualità di vita, controllo dei sintomi e aspetti psicologici dei pazienti e dei loro famigliari.
Vengono condotti anche studi per valutare tecniche chirurgiche e dispositivi medici o di tipo osservazionale che non richiedono alcuna classificazione specifica e che vengono definiti studi senza intervento farmacologico, mirati alla semplice osservazione del dato sperimentale.
È uno studio in cui pazienti aventi caratteristiche simili (per esempio, la stessa malattia), vengono posti casualmente nei gruppi diversi di trattamento, in modo da poter essere confrontati fra loro. La traduzione di Random in italiano è Casuale. Dato che i fattori irrilevanti non influenzano la ripartizione dei pazienti, i gruppi di trattamento possono essere considerati comunque comparabili ed i risultati ottenuti nei diversi gruppi possono essere confrontati. Il ricercatore non sa, al momento dell'inizio della terapia, quale sia il trattamento migliore: solo la scelta consapevole e del paziente fa sì che egli/ella faccia parte di uno studio clinico randomizzato e pertanto assegnato casualmente nel gruppo di trattamento (vedi Studio Clinico).
Che prevede solo un’opzione terapeutica, cioè tutti i pazienti ricevono lo stesso trattamento
Le Sperimentazioni Cliniche terapeutiche vengono classificate in fasi. Ogni fase dipende dalla precedente e viene realizzata sulla base delle scoperte fatte di volta in volta.
Si tratta di uno studio controllato in cui né il paziente, né il medico conoscono quale trattamento (quale farmaco e a quale dose) stia assumendo il paziente stesso.
Come per lo Studio Cieco, il trattamento può essere velocemente identificato, se necessario, tramite un codice speciale.
In cui sia i medici che pazienti sanno che nel farmaco che sta assumendo il paziente non si usa placebo
È uno studio in cui il paziente non sa che trattamento sta assumendo, al fine di evitare che convinzioni personali possano influenzare le sue reazioni ed i risultati dello studio. Il trattamento può essere velocemente identificato, se necessario, tramite un codice speciale.
Uno studio clinico multicentrico è uno studio clinico condotto secondo un unico protocollo svolto parallelamente in differenti sedi (cliniche, ospedali, università etc) pertanto condotto da più di un ricercatore ma in conformità agli stessi dettami operativi.
Il trattamento Synergo® consiste in una termo-chemioterapia intravescicale. L’ipertermia locale (40°-44°) somministrata in combinazione con agenti citotossici selezionati ha documentato una risposta sinergica antitumorale in numerosi contesti sperimentali “in vitro” ed “in vivo” e in molti protocolli clinici riguardanti il trattamento di neoplasie solide umane.
Il sistema è composto da un’unità operativa computerizzata e da uno speciale catetere uretrale. Il catetere permette di inserire nella vescica un applicatore a microonde che funziona a 915 MHz, distribuendo l’ipertermia mediante irradiazione a diretto contatto con la parete vescicale.
Tramite il catetere, inoltre, si introduce nella vescica il farmaco che viene fatto circolare continuamente dentro e fuori la vescica, attraverso un circuito chiuso che collega il catetere all’unità centrale.
Tale procedimento impedisce danni uretrali e permette di mantenere il volume di riempimento del farmaco in concentrazione costante. Infatti, l’unità computerizzata controllando tutti i parametri fisici durante il trattamento, permette una somministrazione controllata, costante e omogenea d’ipertermia e di farmaci chemioterapici.
Serie di controlli periodici per rilevare eventuali comparse di sintomi di ripresa della malattia, una nuova patologia collegata alla prima o un effetto dannoso legato al trattamento.
La componente centrale di un’apparecchiatura TAC è il “gantry”, una struttura circolare rotante, che monta un tubo radiogeno su un lato e un rilevatore sul lato diametralmente opposto. Durante la rotazione del gantry, che fa girare il tubo radiogeno e il rilevatore intorno al paziente, viene erogato un fascio di raggi X a forma di cono. Durante la rotazione del gantry, vengono effettuate alcune migliaia di proiezioni del corpo del paziente per ogni rotazione che sono poi composte in un’immagine in sezione trasversale del corpo . Utilizzando questi dati, è possibile creare una ricostruzione delle immagini degli organi interni e da angolazioni diverse.
È un’alternativa all’Ureterosigmoidostomia Bilaterale
Relativo al trattamento
La terapia curativa è il trattamento medico, finalizzato alla completa guarigione della malattia.
Prima chemioterapia , ovvero, la somministrazione del farmaco, o associazione di farmaci, riconosciuta come di maggiore efficacia per una malattia.
Si parla di trattamento di SECONDA, TERZA, QUARTA … ulteriore linea quando si cambia lo schema di chemioterapia perché non ha ottenuto i risultati desiderati o perché ha provocato delle tossicità non sostenibili dal paziente.
Misure di accompagnamento e supporto per la prevenzione e il trattamento di eventuali effetti collaterali della terapia tumorale , o degli effetti negativi determinati dalla malattia.
È l'uso combinato di più di un metodo di trattamento: per esempio, operazione e chemioterapia o radioterapia.
La definizione di OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): “È una cura palliativa qualsiasi approccio che migliori la qualità della vita dei pazienti o dei loro familiari di fronte a malattie potenzialmente pericolose per la vita”. Le cure palliative sono vittime di un pregiudizio che danneggia in primo luogo i pazienti: non sono infatti destinate solo alle fasi terminali della vita ma sempre più accompagnano la terapia di tutti i malati di cancro per renderla più sopportabile e per consentire ai medici di agire con più forza contro la malattia.
Metodo radiodiagnostico che associa la tecnica radiologica all'uso dell'elaboratore elettronico.
La resezione transuretrale della vescica (vedi TURV) è un intervento endoscopico (non implica cioè l'incisione della cute) che si propone l'obiettivo di asportare lesioni (neoformazioni o zone sospette) della parete vescicale.
Trattamento la cui efficacia non è ancora stata confermata e che è oggetto di studi e verifiche.
È un trattamento di riferimento per una data malattia solitamente usato nella pratica medica e considerato efficace sulla base si studi passati.
Neoformazione patologica dovuta a proliferazione più o meno rapida di cellule a partire da una cellula normale. Per usare una metafora, si può dire che ad un certo punto, una cellula dell'organismo "impazzisce" - perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre - e comincia a moltiplicarsi e proliferare, e la cui crescita sfugge al controllo dell'organismo.
Si intende una neoplasia che si manifesta in più e differenti regioni di uno stesso organo o tessuto (es. neoplasia vescicale che si manifesta in diverse aree della vescica).
Si intende una neoplasia che si manifesta in diverse regioni/ organi del corpo umano (più focolai letteralmente)
Vedi Tumori Infiltranti
Tutte le cellule dell'organismo possono in linea teorica dare origine a un tumore e in genere la malattia prende il nome proprio dal tipo di cellula iniziale. Se la prima a diventare tumorale è una cellula della vescica, si parlerà di tumore della vescica anche quando ci si riferisce alle metastasi, ovvero a cellule del tumore iniziale che si sono spostate e hanno colonizzato altri organi, anche lontani dalla sede di origine.
Metastasi
Si manifestano quando le cellule tumorali sono in grado di crescere all’interno dello strato muscolare hanno anche la capacità di invadere organi vicini e di spedire metastasi ai linfonodi e ad altri organi come il fegato, i polmoni, lo scheletro eccetera.
I tumori superficiali spesso dimostrano le caratteristiche della malattia cronica, in grado di auto mantenersi, con la capacità di produrre numerose ricadute nel tempo, ma prive della capacità di invasione e di formazione di metastasi. E' talvolta possibile che un tumore che insorge come superficiale possa acquisire nel corso del tempo la capacità di trasformarsi in un tumore infiltrante.
Vedi Resezione endoscopica della vescica.
E’ un condotto che collega la pelvi renale con la vescica urinaria, ove vi termina con il meato, od urifizio, ureterale. Nell'uomo esistono due ureteri, simmetrici tra loro, uno per ogni rene. La funzione dell'uretere è quella di convogliare l'urina, prodotta continuamente dal rene, all'interno della vescica, attraverso contrazioni peristaltiche.
E’ una stomia (vedi stomia) che prevede che i due ureteri vengano cuciti separatamente alla parete addominale. In questo tipo d'intervento si rende necessario applicare un dispositivo di raccolta - un piccolo sacchetto ad ognuno dei due ureteri- che viene fissato con adesivi alla cute della parete addominale in corrispondenza della stomia.
Si tratta dell’impiego di un breve condotto, un segmento di una quindicina di centimetri di intestino, che viene isolato dal resto della matassa intestinale ed accoglie gli ureteri che vengono cuciti ad una estremità di esso mentre l’altra estremità viene cucita alla cute della parete dell’addome. In questo caso la stomia è una sola e serve per veicolare all’esterno l’urina di entrambi gli ureteri. Sulla pelle, quindi, è visibile un “bottone” di un paio di centimetri, posizionato generalmente un po’ sotto e un po’ più a destra dell’ombelico e sul quale si applicano placca e sacchetto, come descritto per la uretero-cutaneo-stomia.
Con questo intervento si confeziona una tasca comune di raccolta di feci ed urine. L’eliminazione delle urine avverrà contemporaneamente con le feci.
Questo tipo di derivazione non richiede alcun sacchetto esterno per la raccolta delle urine, ma può esporre ad un rischio aumentato di infezione delle vie urinarie. Con questa derivazione i pazienti dovranno defecare 4-5 volte al giorno e dovranno assumere anche in questo caso alcune compresse di bicarbonato per ridurre l’acidosi metabolica che si sviluppa in questi casi.
E’ l'ultimo tratto delle vie urinarie. È un piccolo condotto che unisce il collo della vescica urinaria con l'esterno.
È il prodotto finale della escrezione del rene attraverso la quale vengono eliminati dall'organismo i prodotti metabolici (scorie dannose, soprattutto urea) presenti nel sangue. Essa fluisce nella pelvi renale, quindi nell'uretere e si raccoglie nella vescica, organo cavo preposto al suo accumulo. L'emissione di urina avviene poi attraverso l'uretra, e viene definita minzione. Nel linguaggio medico le urine emesse in un definito arco temporale prendono il nome di diuresi.
Si differenzia dagli altri esami delle urine poiché con questo esame non si analizzano i valori chimici delle urine, ma si cerca di individuare se nelle urine siano presenti organismi.
Tipicamente, nel caso di sintomi a carico delle vie urinarie, si fa un’ urinocoltura in modo da trovare la presenza di batteri e da identificare con precisione che tipo di batteri in particolare siano i responsabili dell’infezione in corso. L’urina, in una persona sana, è completamente sterile: la presenza di qualsiasi microrganismo è solitamente un sintomo di una patologia.
E’ una TC addominale che viene eseguita con l’iniezione endovenosa di un liquido specifico, detto mezzo di contrasto, che viene filtrato nei reni, in modo analogo a come i reni filtrano acqua e sostanze tossiche dal sangue, e che prosegue lungo la stessa via dell’urina. Questo liquido è molto riconoscibile sulle immagini della TC e in questo modo evidenzia la struttura dei reni e di tutta la via escretrice che altro non è che il sistema di scarico dell’urina attraverso le strutture interne del rene, gli ureteri e la vescica.
È una TC addominale che viene eseguita con l’iniezione endovenosa di un liquido specifico, detto mezzo di contrasto, che viene filtrato nei reni, in modo analogo a come i reni filtrano acqua e sostanze tossiche dal sangue, e che prosegue lungo la stessa via dell’urina. Questo liquido è molto riconoscibile sulle immagini della TC e in questo modo evidenzia la struttura dei reni e di tutta la via escretrice che altro non è che il sistema di scarico dell’urina attraverso le strutture interne del rene, gli ureteri e la vescica.
È un esame funzionale, non invasivo, che permette di studiare e valutare il flusso urinario durante la minzione. Si tratta di un'indagine semplice, considerata di prima istanza nei pazienti che riferiscono disturbi della minzione. L'uroflussometria è quindi indicata in presenza di sintomi come difficoltà ad urinare e a svuotare completamente la vescica, getto di scarsa intensità, od intermittente, urgenza minzionale, incontinenza urinaria, gocciolamento post-minzionale, e via discorrendo. La presenza di uno o più di questi sintomi può essere legata a molteplici patologie, sia organiche che funzionali, del basso apparato urinario e, nell'uomo, della prostata. Tra le cause più comuni ricordiamo infezioni (uretriti, prostatiti, cistiti, vaginiti), calcolosi, restringimenti uretrali, ipertrofia prostatica, discesa od ipomobilità del collo vescicale e tumori dell'apparato urinario. In questo contesto di estrema variabilità eziologica, l'uroflussometria si presenta come test di screening di prima scelta per i pazienti con sospetta disfunzione del basso tratto urinario su cui effettuare una terapia medica o da sottoporre ad un intervento chirurgico per poi ripeterla ad intervalli di tempo stabiliti dal medico.
L'uroflussometria si esegue urinando nell'imbuto raccoglitore dell'apparecchio, come in un normale water.
È un particolare tipo di radiografia, eseguita dopo aver somministrato al paziente un mezzo di contrasto, cioè una sostanza che rende la vescica più visibile. In passato era l'esame di scelta per le diagnosi urologiche. Oggi interamente sostituita dalla Uro-TC.
Ramo della medicina , della chirurgia, che si occupa dello studio e del trattamento delle malattie dell'apparato urinario che richiedano una soluzione chirurgica.
Specialista in urologia, la branca medica e chirurgica che si occupa delle patologie a carico dell'apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili.
Termine che si riferisce ad un farmaco in fase di sperimentazione non ancora approvato dalle autorità sanitarie, quando viene impiegato al di fuori degli studi clinici per pazienti che, si ritiene, potrebbero trarne beneficio, ma che non hanno i requisiti necessari per accedere ad uno studio sperimentale.
E’ la valvola che, con pochi punti chirurgici di rinforzo, applicati nel corso del confezionamento della neovescica, evita il reflusso dell’urina permettendo la continenza.
E’ un umile organo cavo sistemato quasi sul fondo alla pelvi, in mezzo al bacino, nella sua parte più profonda al davanti del retto, il tratto terminale dell’intestino e appena sopra la prostata. La sua forma è irregolarmente sferica. E’ una specie di sacca piriforme composta da strati diversi.
Le funzioni principali della vescica sono due. Una è di immagazzinare l’urina che i reni producono continuamente e che viene condotta alla vescica attraverso due tubicini, gli ureteri, di una ventina circa di centimetri di lunghezza, e che partendo dal rene raggiungono la vescica. La seconda funzione è lo svuotamento quindi, la vescica immagazzina l’urina e poi si svuota.
Le vescicole seminali (o vescichette seminali o spermatocisti) sono due ghiandole presenti esclusivamente nell’organismo maschile e appartenenti all’apparato riproduttivo. Insieme con la prostata e con le ghiandole bulbouretrali formano il gruppo delle ghiandole sessuali accessorie. Sono situate, una per lato, al di sopra della prostata. Il loro compito è quello di secernere una sostanza vischiosa che, insieme agli spermatozoi prodotti dai testicoli e a un complesso secreto prodotto dalla ghiandola prostatica e dalle ghiandole bulbouretrali, costituisce lo sperma.
Nell’intervento di cistectomia radicale vengono asportate, insieme alla prostata ed alla vescica.
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