Rafforzamento pavimento pelvico
UN PROGRAMMA DI LAVORO IN DIECI SETTIMANE
Superata la chirurgia ed impiantata una nuova vescica ortotopica eccoci al momento di tornare finalmente a casa, pronti per iniziare una nuova vita. Al fine di recuperare in tempi relativamente brevi uno standard di vita qualitativamente accettabile può essere utile iniziare a rieducare e rinforzare la muscolatura deputata a garantire un'adeguata continenza urinaria ovvero, la muscolatura del pavimento pelvico.
La riabilitazione/rieducazione del pavimento pelvico si avvale principalmente di 3 tecniche:
– chinesiterapia, ovvero semplice ginnastica in cui il paziente attiva volontariamente la muscolatura del pavimento pelvico ( i classici esercizi in cui si stringe e si lascia la muscolatura come per trattenere la pipì o le feci)
– biofeedback ed elettrostimolazione, tecniche che prevedono l'utilizzo di una sonda vaginale o anale collegata ad un'apposita apparecchiatura.
Nel caso del Biofeedback è sempre il paziente che lavora in modo autonomo e la sonda semplicemente capta il lavoro fatto dalla muscolatura e lo traduce in un segnale visivo o acustico affinché il paziente stesso, oltre che il rieducatore, possa rendersi effettivamente conto del lavoro svolto correggendo così eventuali errori.
Nel caso dell'elettrostimolazione è l'apparecchiatura che attraverso la sonda invia degli impulsi alla muscolatura facendola contrarre in modo passivo.
La rieducazione del pavimento pelvico dovrebbe essere sempre impostata da un professionista, soprattutto per quanto riguarda il biofeedback e l'elettrostimolazione. Tuttavia, per quanto riguarda la chinesiterapia, abbiamo pensato di illustrarvi un programma facile da seguire e che vi permetta di essere parte attiva fin da subito nella riduzione di quei fastidiosi episodi di perdite di pipì in momenti non appropriati.
Il seguente programma dovrebbe permettervi buoni risultati in dieci settimane di impegno. Siate costanti, regolari e tenaci nel seguirlo, ne vale sicuramente la pena ed i risultati si potranno palesare già dalle prime settimane, allora “Buon lavoro e migliore convalescenza!”.
Indicazioni generali
- Stringere la muscolatura perineale* più forte che si può per 4-5 volte consecutive dopo aver urinato.
- Stringere la muscolatura perineale ogni volta che si cambia posizione (es. Quando ci si alza: dal letto, da una sedia...o ci si siede)
- Stringere la muscolatura perineale ogni volta che si spostano o si sollevano degli oggetti, quando cioè si fanno degli sforzi.
- Stringere la muscolatura perineale quando si tossisce, starnutisce o ci si soffia il naso
- Cercare di svuotare la vescica in modo regolare, con stimolo corretto, cioè non quando si ha la sensazione di avere qualcosa in vescica o quando la vescica è troppo piena.
* Il perineo o zona perineale è uno spazio anatomico che nell’uomo risulta delimitato in alto dai testicoli e in basso dall'ano e nella donna tra vulva, uretra, vagina e ano.
N.B. Stringere la muscolatura perineale = stringere come per trattenere la pipì facendo attenzione a non utilizzare: glutei, adduttori (gambe), addominali (pancia)
N.B. Cercare di mantenere una respirazione normale durante l'esecuzione degli esercizi
In caso di domande e/o delucidazioni contattare s.pettina@pavimentopelvico.it
Vi risponderà appena possibile.
1ª settimana eseguire le cosiddette CONTRAZIONI LENTE come di seguito:
Lavoro (stringere la muscolatura come per trattenere la pipì) x 4 secondi
Riposo (rilasciare la muscolatura) per 8 secondi
Ripetere x 15 volte consecutive - 4 volte al giorno.
Nelle settimane successive aumentare di 1 secondo a settimana il tempo di lavoro e di 2 secondi il tempo di riposo fino ad arrivare a 10 sec. di lavoro e 20 sec di riposo.
Per la 1ª, 2ª e 3ª settimana, lavorare da sdraiati, gambe piegate e piedi appoggiati sulla superficie d'appoggio (letto, materassino, divano....)
4ª-5ª settimana lavorare 2 volte sdraiati e 2 volte seduti
Dalla 6ª settimana lavorare 2 volte seduti e 2 volte in piedi
Dall' 8ª settimana ripetere le CONTRAZIONI LENTE per 3 volte al giorno, anzichè per 4 volte, e aggiungere i seguenti esercizi:
8ª settimana aggiungere il ponte (serie da 10 x 1 volta al giorno)
- sdraiati, gambe piegate
- stringere la muscolatura
- sollevare il bacino e contare fino a 5
- abbassare il bacino
- rilasciare la muscolatura
- aspettare 10 secondi e ripetere
9ª e 10ª settimana aggiungere la farfalla (serie da 10 x 1 volta al giorno)
- gambe a rana
- stringere il perineo
- chiudere e aprire le gambe tenendo il perineo stretto
- lasciar andare il perineo
- contare fino a 5 e ripetere
Supporto video a cura della SIUD-Società Italiana di UroDinamica
La nostra esperienza
PAVIMENTO PELVICO POST CHIRURGIA
A seguito dell'intervento di cistectomia, la riabilitazione del nuovo apparato urinario con neovescica è in gran parte lasciata al paziente.
Sono stata dimessa con informazioni, da parte degli infermieri e dell'urologo che mi ha operata, sicuramente utili, ma la comprensione dei muscoli da allenare per evitare o diminuite l'incontinenza spettava ovviamente a me.
Trascorse circa 6 settimane dall'operazione, la tenuta del nuovo organo era sicuramente buona, ma ritenevo importantissimo migliorare ancora e sapendo che i progressi in questo senso si possono ottenere fondamentalmente entro i primi 6/8 mesi post cistectomia, ho pensato ad un aiuto qualificato. Lo scopo, raggiunto in seguito, era l'eliminazione totale - diurna e notturna - dell'incontinenza.
Navigando in internet, ho scoperto che esistono corsi di allenamento del pavimento pelvico all'interno del circuito delle piscine comunali di Milano: presenti quindi in diverse zone della città di Milano, oltretutto ad un costo assolutamente contenuto. Prima di iscrivermi, ho contattato l'ostetrica responsabile che, dopo aver ascoltato il mio percorso clinico, mi ha dato l'ok: gli insegnamenti che venivano impartiti alle neomamme o signore over 50/60 anni, potevano essere utili anche alla mia muscolatura ovviamente diversa...
Il corso ha avuto cadenza settimanale, 6 incontri di un'ora e mezza ciascuno con esercizi da ripetere a casa, condizione obbligatoria per ottenere reali benefici. E così é stato: ho conosciuto una parte del mio corpo che difficilmente si sa controllare, ho imparato ad ascoltare alcuni segnali e rinforzare muscoli che troppo spesso dimentichiamo di avere. Ho capito che respirare correttamente è la base per ogni allenamento e concedere una decina di minuti al giorno al pavimento pelvico é, per noi donne, un investimento sul futuro.
Non si é soli dopo le dimissioni: esistono strutture ospedaliere per la valutazione e il controllo dell'incontinenza, corsi come quello al quale mi sono iscritta io, aiuti diversi e qualificati: il trucco é sempre quello, non demoralizzarsi e cercare il percorso migliore per ognuno di noi.
La Parola al Professionista
I disturbi perineali (incontinenza urinaria, fecale, stipsi, prolasso genitale, dolore perineale cronico, disturbi sessuali) costituiscono un importante motivo di disabilità con una pesante ripercussione sulla sfera personale, emotiva e comportamentale.
E’ importante avere una conoscenza di queste problematiche per affrontarle in modo sereno ed avere possibilità concrete di miglioramento ed è fondamentale che venga acquisita la consapevolezza che il modo migliore per prevenire, ridurre, eliminare i disturbi legati alla patologia e migliorare le capacità funzionali, comporti inevitabilmente una modificazione delle scorrette abitudini consolidate.
L’incontinenza di per sé è un sintomo e non una diagnosi, le sue cause sono multifattoriali e coinvolgono molteplici distretti corporei; la continenza è infatti il risultato dell’integrità anatomico-funzionale sia del sistema nervoso centrale e periferico sia dei sistemi fasciali e muscolari che a livello pelvico concorrono al suo mantenimento.
Le abitudini di vita, il peso corporeo, la storia ginecologica, ostetrica, i processi di invecchiamento, la menopausa, patologie concomitanti, interventi chirurgici, terapie farmacologiche, possono condizionare sia la comparsa del sintomo sia la sia gravità e/o il suo peggioramento nel tempo.
Il corso che propongo è un programma di esercizi svolti in gruppo, (otto incontri della durata di un’ora e mezza), in ambiente non sanitario, rivolto a donne con /o a rischio di patologia , finalizzato al raggiungimento di un maggior benessere.
Durante gli incontri, oltre alle informazioni per un corretto comportamento, saranno proposti esercizi che faciliteranno la contrazione elettiva del muscolo pubo-coccigeo distinguendo le contrazioni sinergiche di muscoli perineo agonisti (adduttori e glutei) ed antagonisti (addominali e diaframma); inoltre saranno proposti esercizi per l’attivazione muscolare ed articolare diretti a migliorare l’aspetto posturale e dinamico del corpo sviluppando al massimo l’attenzione su ciò che si sta facendo e con particolare attenzione ad una respirazione corretta.
La scuola Francese propone una rieducazione globale (toraco-addomino-pelvica) , il cui reclutamento non è dissociabile, affermando che la debolezza di una delle componenti è conseguenza di un difetto di sinergia tra le tre componenti ed il mio lavoro va in questa direzione.
L’ obiettivo sarà dunque consapevolezza e semplici esercizi che dovranno essere ripetuti al domicilio e mantenuti nel tempo.